Il cardinale Bagnasco: Italia ed Europa non dimentichino Lampedusa
La comunità cristiana di Lampedusa ha accolto oggi il presidente della Conferenza
episcopale italiana (Cei), il cardinale Angelo Bagnasco. Il porporato è giunto sull’isola
per esprimere la vicinanza della Chiesa italiana a “una comunità particolarmente provata
dalle attuali vicende legate ai fenomeni migratori dal Nord Africa verso l’Europa”.
Il servizio di Gabriele Papini:
“Essere davanti
a tante persone che si allontanano dai propri Paesi alla ricerca di un domani migliore
è un appuntamento che chiama l’Europa a misurare se stessa”. Il porporato ha manifestato
la solidarietà della Chiesa alla popolazione, auspicando che “l’Italia e l’Europa
non dimentichino Lampedusa” e ha rivolto un appello ai Paesi in conflitto nel Mediterraneo:
“Che tacciano le armi e si riprenda la via della riconciliazione e della pace, come
richiesto dal Papa”. La visita dell’arcivescovo di Genova “è un segno importante per
la gente, ed è significativo che avvenga poco prima dell’Assemblea generale della
Cei. La speranza - ha detto mons. Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento,
diocesi cui appartiene Lampedusa - è che ci siano ricadute positive per tutta la
Chiesa italiana”. Intanto, sul fronte degli sbarchi, altri 780 profughi provenienti
dall’isola sono arrivati questa mattina a Genova. E' da alcuni giorni che i rimpatri
dei tunisini subiscono ritardi e rinvii. “L'accordo con il governo italiano non è
sospeso - spiega il console tunisino a Palermo - ma al momento si attendono ancora
direttive dal Ministero dell'interno “per il rilascio dei lasciapassare che consentano
il rimpatrio”.