I 90 anni di Ettore Bernabei: in 50 anni la tv ha disorientato la gente, la fede mi
ha aiutato
Ha festeggiato 90 anni Ettore Bernabei, una delle figure eminenti del mondo
della televisione italiana. Giornalista, ha diretto la Rai dal 1961 al 1974, mentre
in anni più recenti, attraverso la "Lux Vide" - della quale è fondatore e attualmente
presidente onorario - ha prodotto una serie di fiction televisive di successo
a carattere religioso, molto apprezzate anche all’estero. Ieri pomeriggio, la Pontificia
Università Lateranense ha promosso un incontro celebrativo, alla presenza di numerose
personalità del mondo ecclesiale, della cultura e dello spettacolo, tra cui il nostro
direttore generale, padre Federico Lombardi. Bernabei ha tenuto una lectio magistralis
sul tema “La televisione può salvarci dalla Torre di Babele”. Padre Vito Magno
lo ha intervistato, domandandogli il perché di questo titolo:
R. – La televisione
nei suoi primi 50 anni di servizio ha contribuito molto al disorientamento dell’umanità.
Uso questa parola proprio perché ha contribuito alla perdita dei punti di riferimento,
compresa la fede.
D. – Perché allora si è detto ottimista sul futuro
della televisione?
R. – Io sono ottimista perché ci sono segni, intanto
da parte del pubblico e anche poi degli operatori della televisione, che questa deregulation
televisiva è da abbandonare. Ci vuole una televisione più a misura d’uomo, che stia
più con i piedi per terra: la realtà vera della vita degli uomini e delle donne in
carne e ossa.
D. – Ci sono sintomi, esperienze che glielo fanno pensare?
R.
- Le ultime. Da un anno e mezzo a questa parte, negli Stati Uniti le serie televisive
di maggior successo non sono quelle imperniate sulla sregolatezza, ma quelle dove
si rispettano le leggi, le norme, e si fa capire che è bene condurre una vita normale.
D.
- A proposito di vita, come la si vede a 90 anni?
R. - Io ringrazio
Iddio che è una vita che merita di essere vissuta! Con l’aiuto di Dio, con l’affetto
dei propri famigliari. Ho anche festeggiato questi miei 90 anni insieme a sette dei
miei otto figli…
D. – Prima accennava alla fede. Quanto conta nella
sua vita?
R. – E’ fondamentale perché senza di quella non avrei potuto
fare niente. E’ quella che mi ha aiutato a superare tante difficoltà.
D.
– Ora come produttore la porta anche sugli schermi televisivi. Ma i temi di ispirazione
religiosa in televisione ripagano?
R. – Certo. Hanno sempre ottimi ascolti.
Il film su Gesù fatto dalla Lux fu trasmesso negli Stati Uniti e l’emittente CBS passò
da 20 milioni a 40 milioni di ascoltatori.
D. – C’è un’opera che non
è riuscito a fare da direttore generale della Rai e che farebbe ora se potesse?