Uruguay: apertura a Montevideo della 33.ma Assemblea del Celam
Con una solenne eucarestia nella cattedrale di Montevideo, in Uruguay, presieduta
dal Prefetto della Congregazione per i vescovi e della Pontifica Commissione per l'America
Latina, cardinale Marc Ouellet, si apre oggi la 33.ma Assemblea ordinaria del Consiglio
episcopale latinoamericano, Celam. I lavori, che saranno chiusi il 21 maggio, si svolgeranno
seguendo una fitta agenda in cui sono fondamentali sia la valutazione dell’attuazione
e dei risultati del “piano pastorale globale” 2007-2011, sia l'elaborazione del piano
per il prossimo quadriennio, e come sempre, nella cornice delle risoluzioni della
Conferenza generale di Aparecida (maggio 2007). Oltre a presidenti e delegati delle
22 Conferenze episcopali della regioni e alcuni vescovi ospiti di Canada, Stati Uniti,
Portogallo e Spagna, ai lavori partecipano il vice presidente della Pontifica Commissione
per l'America Latina mons. Octavio Ruiz Arenas, l'arcivescovo Anselmo Pecorari, Nunzio
apostolico in Uruguay, Paulo Oetry, presidente della Confederazione Latinoamericana
dei Religiosi (Clar), e numerosi esperti e consultori religiosi e laici. I partecipanti
all'Assemblea dovranno anche eleggere le nuove autorità del coordinamento ecclesiale
che ha la sua sede permanente in Bogotà, presidenza che sino ad oggi era responsabilità
del cardinale arcivescovo di Aparecida Raymundo Damasceno Assis che, pochi giorni
fa, è stato eletto alla guida del più grande episcopato americano, quello del Brasile.
Altri momenti rilevanti dell'Assemblea sono le Relazioni dei diversi responsabili
episcopali dei dipartimenti e sezioni del Celam, istanze che da diversi anni lavorano
seguendo le linee-guida della Missione continentale permamente che è partita, per
volontà di Benedetto XVI, nell’incontro continentale di Aparecida essattamente 4 anni
fa. In questo contesto sarà dato particolare rilievo ai laici. Ancora si sente l'eco
delle parole di benedetto XVI quando il 13 maggio 2007 ha aperto i lavori di Aparecida:
"Trattandosi di un Continente di battezzati, converrà colmare la notevole assenza,
nell'ambito politico, della comunicazione e della università, di voci e di iniziative
di leader cattolici di forte personalità e di dedizione generosa, che siano coerenti
con le loro convinzioni etiche e religiose. I movimenti ecclesiali hanno qui un ampio
campo per ricordare ai laici la loro responsabilità e la loro missione di portare
la luce del Vangelo nella vita pubblica, culturale, economica e politica". (A cura
di Luis Badilla)