Il presidente di Cor Unum in località del Giappone colpite dallo tsunami
Prosegue la visita in Giappone del cardinale Robert Sarah, Presidente del Pontificio
Consiglio Cor Unum. Arrivato giovedì scorso per esprimere l’attenzione e l’affetto
del Papa per il paese colpito a marzo dalla tragedia del terremoto, dello tsunami
e dell’emergenza nucleare. Il servizio di Antoine-Marie Izoard, al seguito
della delegazione:
Al centro
della sua visita in Giappone, il cardinale Robert Sarah si è recato nel villaggio
di Sichigama, a nord della grande metropoli di Sendai. Le piccole e fragili case lungo
il mare sono state distrutte dalla violenza dello tsunami dell’11 marzo scorso. Al
suolo, se ne vedono soltanto le fondamenta, ultima testimonianza di un piccolo paese
di pescatori. Dopo aver camminato in mezzo alle macerie, il presidente del Pontificio
Consiglio Cor Unum ha letto una preghiera di fronte al mare che ha provocato la morte
di circa 25 mila persone. Dopo aver lanciato un mazzo di fiori nell’Oceano Pacifico,
è rimasto in silenzio di fronte al mare. Più a nord, a Ishinomaki, l’Inviato del Papa
ha visitato un centro di accoglienza gestito dalla Caritas giapponese, un Centro dove
vivono 380 senzatetto. Con il nunzio apostolico in Giappone, il presidente della Conferenza
episcopale e il vescovo di Sendai, il cardinale Sarah si è spostato lungo la costa
constatando con i propri occhi l’ampiezza del disastro. Proprio questa mattina ha
celebrato la Santa Messa nella moderna cattedrale di Sendai, i cui muri portano i
segni del terremoto che ha scosso la città. In presenza della comunità locale, il
cardinale Sarah ha solennemente consegnato al vescovo di Sendai una nuova offerta
economica del Papa.