Preghiera, mistero e desiderio: l’editoriale di padre Lombardi
Nelle udienze generali del mercoledì, il Papa ha iniziato un nuovo ciclo di catechesi
sulla preghiera. Nelle sue prime riflessioni ha ricordato che “pregare è parlare con
Dio” e che “il desiderio di Dio è inscritto nel cuore dell’uomo, perché l’uomo è stato
creato da Dio e per Dio”. Ascoltiamo in proposito il nostro direttore, padre Federico
Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro
Televisivo Vaticano:
Non è per
nulla un argomento scontato. Non è scontato perché il contesto materialistico e secolarizzato
in cui viviamo, oppure l’attivismo frenetico, tendono a emarginare la dimensione della
riflessione e della contemplazione dalla nostra vita ed anche quella della preghiera.
Non è scontato perché spesso negli ambienti cristiani parliamo di preghiere e di preghiera,
ne cerchiamo le “formule”, ma più raramente scendiamo a maggiore profondità, dove
si mette davanti a Dio e in rapporto con lui il cuore della nostra persona, della
nostra vita. Non è scontato, ma coglie un’attesa diffusa e universale, “dell’uomo
digitale come di quello delle caverne”: non per nulla questi primi interventi del
Papa hanno già richiamato grande interesse.
Giustamente il Papa ha
preso le mosse dalla preghiera presente da sempre, in tutte le civiltà e culture,
con alcune splendide citazioni culminate nel sublime Inno attribuito a Proclo e diretto
a “Tu l’Aldilà di tutto”: “Inconoscibile, nessuno ti contiene. Tutto ciò che pensiamo
ti appartiene. A te, o Ineffabile, che le nostre anime sentono presente, innalziamo
un inno di silenzio!”. Capire e sentire che Dio è Altro e misterioso, ma che allo
stesso tempo nel più profondo dell’anima si cela “una sete di infinito, una nostalgia
di eternità, un desiderio di amore, un bisogno di luce e di verità, che ci spingono
verso l’Assoluto” - in una parola, “il desiderio di Dio”. Queste sono le due premesse
essenziali che vanno riscoperte in tutta la loro verità e forza prima di rivolgerci
a Gesù per incontrare personalmente il vero Dio attraverso di lui. Mistero e desiderio.
Questo è il terreno comune dell’umanità che prega, su cui può cadere e diventare fruttuoso
il seme prezioso della preghiera cristiana.