2011-05-13 14:28:54

Pontificie Opere Missionarie: lo spirito e la fede per rilanciare la missione


“Siamo in un periodo storico in cui la Chiesa, anche a causa della persecuzione religiosa e culturale che sta subendo, è costretta a riandare all’essenziale del suo essere e della sua attività”. Da questo concetto ha preso le mosse la relazione di padre Vito del Prete, segretario generale della Pontificia Unione Missionaria (Pum), pronunciata oggi davanti all’Assemblea generale annuale delle Pontificie Opere Missionarie (Pom), in corso a Roma dallo scorso 9 maggio. Nella Casa di esercizi dei Salesiani, in via della Pisana a Roma, che ospita i lavori – di cui ci riferisce l'agenzia Fides -, si ritrovano fino a domani i direttori nazionali delle Pom provenienti da tutti i continenti, insieme al presidente ed ai segretari generali delle quattro Pom. Nei nostri tempi sta emergendo una coscienza “nuova” della missione, “nel senso che è la missio Dei et Christi, e non una nostra missione” ha poi sottolineato il segretario generale della Pum, aggiungendo che “dalla modalità con cui il Cristo ha annunciato il Vangelo, la Chiesa deve discernere i mezzi da usare e il tipo di missione da realizzare”. Il religioso invita dunque a mettere al centro dell’azione lo Spirito che “è l’anima della Chiesa e il protagonista della missione”. Padre Vito ha poi evidenziato la necessità di considerare cooperazione missionaria e attività di evangelizzazione interdipendenti: “Richiedono ambedue visioni e prassi coordinate”. Infine il segretario generale della Pum ha indicato come prioritario “un programma di formazione e di aggiornamento” di tutti i servi della missione, in quanto se si continua a privilegiare il fare rispetto all’essere, si rischia la scomparsa. Nella sessione di questa mattina, dedicata all’incontro dei direttori nazionali a livello continentale, è intervenuto anche mons. Jan Dumon, segretario generale della Pontificia Opera di San Pietro Apostolo (Pospa), il quale ha posto l’accento sul consolidamento dell’Opera di San Pietro in diversi Paesi del mondo. “Tale crescita – ha spiegato il presule – che si manifesta anche nell’aumento delle collette di questi Paesi, è rilevante soprattutto in Africa, un netto miglioramento si annuncia poi in America Latina, e anche in Asia ed in Oceania l’Opera procede bene”. Il segretario generale della Pospa ha quindi indicato quattro elementi, a suo avviso essenziali, per un nuovo dinamismo nella Pospa e nelle Pontificie Opere in generale: mettere al centro di tutte le forme di promozione delle Pom la fede in Gesù Cristo, inserire maggiormente le Pom nelle comunità locali, sviluppare delle strategie di raccolta fondi in modo sistematico e professionale, porre maggiore attenzione all’efficacia a lungo termine dei sussidi che rischiano di creare meccanismi di dipendenza. L’importanza dell’ascolto dei Bambini è stato invece il messaggio che ha voluto lanciare la nuova segretaria generale della Pontificia Opera dell’Infanzia Missionaria (Poim), la dottoressa Jeanne Baptistine Ralamboarison, da pochi mesi eletta a questo incarico, dopo un lungo servizio nel Segretariato generale della Poim. Secondo la dott.ssa Ralamboarison è indispensabile “Dare ancora di più la parola ai bambini, saperli ascoltare, perché questa Opera appartiene a loro”. I bambini hanno molto da insegnarci – prosegue la segretaria del Poim – “perché non sono soltanto innocenti, ma altrettanto creativi” e “dato che è ai bambini che l’Opera chiede una partecipazione di fede e di mezzi materiali, mi sembra logico dover dare loro un posto preminente”. La segretaria generale ha proposto una iniziativa per i bambini che già conoscono l’Opera, invitandoli a rispondere ad una domanda: “Cosa vorresti fare con l’Infanzia Missionaria?”. La risposta potrebbe essere un disegno, mezzo di espressione preferito dai bambini, ma anche linguaggio universale comprensibile da tutti, eventualmente accompagnato da una piccola frase. Ciascuna Direzione nazionale potrà scegliere due risposte ritenute migliori che verranno pubblicate dal segretariato generale in una raccolta in ricordo di questo anniversario. (M.G.)







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