2011-05-12 15:02:03

Scozia. L'arcivescovo di Glasgow al nuovo parlamento: “Cristiani agenti di coesione sociale”


Adottare un ordine del giorno improntato alla virtù e vedere nella Chiesa un alleato desideroso di collaborare per servire la società. E’ l’incoraggiamento dell’arcivescovo cattolico di Glasgow, mons. Mario Conti, al nuovo parlamento scozzese, eletto il 5 maggio, che si è incontrato martedì sera, nella cattedrale di St. Giles a Edimburgo per la cerimonia multireligiosa del “kirking”. La prima sessione del parlamento, con il giuramento, si è tenuta ieri. Ricordando il ruolo importante delle chiese nella società, mons. Conti – riferisce l’agenzia Sir - ha detto che “nell’ultimo censimento quasi il 70% degli scozzesi si consideravano cristiani. Le chiese che, negli ultimi anni, hanno imparato la lezione dell’ecumenismo, sono in una posizione favorevole per dare il benvenuto nella comunità a coloro di altre fedi e culture e, sulla base del patrimonio in comune già condiviso, sono agenti naturali di coesione sociale”. L’arcivescovo ha ricordato ai neoparlamentari che i cristiani hanno una voce in politica “sostenendo quello che è giusto senza imporre il nostro punto di vista. La libertà cristiana comprende la libertà di non essere d’accordo con i mandati della società se vi è un conflitto tra essere schiavi di Dio e essere schiavi dello Stato”. L’arcivescovo ha ringraziato il Parlamento per il sostegno alla visita del Papa nel 2010 e incoraggiato un nuovo sforzo per isolare chi promuove atteggiamenti settari. (Sir)







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