Il Patriarca ortodosso Bartolomeo I: la ricerca della pace esige un cambiamento di
rotta
“Affrontiamo circostanze radicalmente nuove che richiedono da parte di tutti un impegno
altrettanto radicale in favore della pace”. Al tema della pace, il Patriarca ecumenico
di Costantinopoli Bartolomeo I ha dedicato una Lettera enciclica indirizzata al grande
Incontro ecumenico internazionale organizzato dal Consiglio mondiale delle Chiese
(Wcc) a Kingston in Giamaica dal 17 al 22 maggio. Nella lettera, ripresa dall'agenzia
Sir, il Patriarca lancia un accorato appello affinché si rifiuti sempre “la violenza
e la guerra”. “Se conflitti umani sono inevitabili – scrive il Patriarca - non altrettanto
lo sono le guerre e la violenza”. “Se la ricerca della pace ha sempre costituito una
sfida – aggiunge - la situazione in cui siamo attualmente, è senza precedenti. La
ricerca della pace esige un cambiamento di rotta radicale”. Richiede “conversione,
impegno e coraggio”. Il Patriarca si sofferma anche sulla responsabilità delle Chiese
cristiane chiamate ad operare concretamente per la costruzione della pace “in un mondo
sempre più complesso e violento”. Alle Chiese è chiesto oggi di “superare le semplici
condanne retoriche della violenza, dell’oppressione e dell’ingiustizia per esprimere
posizioni etiche attraverso azioni che contribuiscono a costruire una cultura della
pace”. “Questa responsabilità è fondata sulla bontà intrinseca di ogni essere umano
creato ad immagine di Dio e sulla bontà intrinseca di tutto ciò che è stato creato
da Dio”. “Per la Chiesa, la pace e la sua costruzione - conclude - costituiscono un
elemento essenziale della sua vita e della sua missione nel mondo”. Nella lettera
enciclica, il Patriarca propone ai cristiani un esame di coscienza. “Molti dei nostri
sforzi a favore della pace sono vani, perche non siamo disposti a rinunciare al nostro
desiderio di consumo esasperato e al nostro orgoglio nazionalistico”. Ecco perché
per instaurare la pace, è essenziale prendere consapevolezza delle conseguenze delle
nostre azioni sugli altri – in particolare sui poveri – e sull’ambiente. Non ci può
essere pace senza giustizia”. (A.L.)