Radio Vaticana e Radio Rai Uno insieme sulla “Via della Plata” in Spagna
La “via dell’argento” questo il significato letterale della “Via della Plata”, il
nome del pellegrinaggio che stiamo compiendo. In verità questa etimologia sembra non
essere esattissima, forse corroborata dal fatto che Siviglia, uno dei limiti della
Via della Plata - il limite sud della Via della Plata -, era famosa per il suo commercio
d’argento. In verità l’etimolologia più giusta sembra derivare dalla parola araba
“balath”, cioè pietra, da cui il vasolato romano, cioè il lastricato che copriva le
vie romane. E in effetti la Via della Plata è una delle arterie principali che coprivano
il territorio spagnolo, in particolare da sud a nord, che collegavano quindi l’Andalusia
con la regione delle Asturie. Noi stiamo seguendo proprio questa con Sergio Valzania
di Radio Rai Uno che quest’anno compie come pellegrinaggio la Via della Plata. E’
una tradizione cominciata già nel 2004, che ha portato Sergio Valzania sui cammini
di tutta Europa. Quest’anno c’è una novità: per un accordo con la comunità radiotelevisiva
italofona di cui fa parte la Radio Vaticana, Sergio Valzania è accompagnato di settimana
in settimana da un conduttore di una delle radio della comunità italofona. Ha cominciato
Radio San Marino con Giovanna Gobbi e adesso tocca a noi della Radio Vaticana. La
tappa di questa mattina è una tappa di 26 km. Siamo partiti da Venta Quemada e arriveremo
ad Aldeanueva del Cammino. L’esperienza del pellegrinaggio a piedi è un’esperienza
straordinaria, un’esperienza che non ha niente di archeologico o di recupero anche
nostalgico di un cammino del Medioevo. In verità è un’esperienza senza tempo e che
è necessario o almeno auspicabile che ogni uomo compia perché è una metafora fortissima
della vita e del cammino spirituale dell’uomo. Intanto perché è immediato del concetto
di sequela: si sta camminando lungo un percorso che è stato tracciato e che è stato
percorso da molti altri prima ed è un cammino che si compie con umiltà, con obbedienza,
con fiducia. L’altra sensazione immediata del pellegrinaggio a piedi è la sensazione
dell’essere creatura: stiamo attraversando questa regione meravigliosa che è l’Extremadura,
siamo in contatto continuo con la natura e si ha la sensazione di essere parte della
creazione, di una creazione amata e voluta da Dio. C’è un’ultima esperienza, quella
dello smarrirsi, ed è ovviamente un’esperienza che appartiene sia al pellegrino che
all’uomo. Tuttavia quando si sa dove si sta andando si ritrova sempre il cammino.
(Dalla Via della Plata, per la Radio Vaticana Rosario Tronnolone)