2011-05-10 14:38:54

Dedicato a Giovanni Paolo II il Festival Internazionale di Musica Sacra, organizzato a Czestochowa


Bilancio tutto in positivo del XXI Festival Internazionale di Musica Sacra “Gaude Mater”, dedicato quest’anno al neo Beato Giovanni Paolo II. Tra gli avvenimenti musicali più importanti in Polonia e tra le maggiori manifestazioni di musica sacra a livello europeo, il Festival - riferisce l’agenzia Zenit - si è svolto nella prima settimana di maggio a Częstochowa, con la partecipazione di circa 700 artisti, giunti da 14 Paesi. La manifestazione è stata organizzata dal Centro di Promozione della Cultura “Gaude Mater” di Czestochowa sotto il patronato del Ministero della Cultura e del Patrimonio Nazionale, del presidente della Conferenza episcopale polacca, mons. Józef Michalik, dell'arcivescovo metropolita della città, mons. Stanisław Nowak, e del sindaco Krzysztztof Matyjaszczyk. Il Festival è stato arricchito da alcuni seminari sulla tema del “Sacro nella musica” e da mostre d’arte, spettacoli ed altri eventi. Nelle chiese e nelle sale da concerto gli artisti hanno eseguito i loro spartiti permettendo di apprezzare la musica ortodossa, il canto gregoriano, così come la musica della cultura gospel. “L’idea – ha spiegato Małgorzata Nowak, direttore del Centro di Promozione della Cultura “Gaude Mater” e direttore esecutivo del Festival– è quella di far avvicinare le diverse culture e religioni tramite la presentazione della musica sacra tipica delle diverse confessioni religiose. Un’idea questa molto vicina al Beato Giovanni Paolo II”. "Il Festival nasce nel 1991 – ha aggiunto Małgorzata Nowa - quando ha avuto luogo a Częstochowa la VI Giornata Mondiale della Gioventù. Allora per la prima volta si incontrarono i cristiani dell'Europa dell'Est e dell'Ovest. Ora, nel 20mo anniversario di questo grande evento storico e religioso, di nuovo a Częstochowa si sono incontrari i due polmoni d'Europa perché qui al Festival si sono esibiti artisti provenienti da Austria, Germania, Georgia, Svizzera, Italia, Gran Bretagna e Polonia”. (R.G.)







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