Missionario del Pime nelle Filippine: la morte di Osama non fermerà il dialogo
interreligioso
“La morte di Bin Laden non cambierà i rapporti fra cristiani e musulmani di Mindanao.
La situazione è sotto controllo. I problemi e i rischi sono gli stessi di un mese
fa”. È quanto afferma all'agenzia AsiaNews padre Sebastiano D’Ambra (Pime), sacerdote
missionario a Zamboanga, nelle Filippine, e fondatore di Silsilah, un movimento per
il dialogo interreligioso. Il sacerdote spiega che sono avvenute alcune manifestazioni
in questi giorni contro l’uccisione di Osama Bin Laden, ma la maggioranza dei musulmani
è disinteressata e preferisce proseguire il dialogo. Oggi a Zamboanga si è tenuto
l’incontro di un gruppo di lavoro di Silsilah, che riunisce ogni mese i principali
leader cristiani e musulmani della regione. Il tema di questo mese riguarda gli effetti
delle primavera araba a Mindanao. “Durante l’incontro – spiega il missionario - i
musulmani hanno espresso critiche rispetto alla gestione della guerra in Libia da
parte dell’Occidente, fatta solo per interessi economici”. Il tema interessa da vicino
la regione di Mindanao, ricca di giacimenti di gas, soprattutto nelle province a maggioranza
musulmana. Il movimento di Silsilah propone da oltre 20 anni progetti e iniziative
come la Conferenza dei vescovi e degli ulema (Bishop ulema forum) e corsi di formazione
per giovani cristiani e musulmani. Oggi si tengono a Zamboanga i festeggiamenti per
il 25° anniversario di fondazione del Movimento. (G.P.)