Giornata dell’Europa: il presidente Buzek sollecita un mercato unico dell’energia
Le istituzioni europee sono ''robuste'' e, ''cio' che è più importante, aperte al
cambiamento''. Nel discorso sullo stato dell'Unione, oggi al Festival dell'Europa
in corso a Firenze, il presidente dell'Europarlamento, Jerzy Buzek, ha fatto il punto
su problemi e sfide di fronte all'Ue, sottolineando che le ''istituzioni europee devono
essere sensibili di fronte ai diversi bisogni dei cittadini, più flessibili e più
trasparenti''. In altre parole, l'Europa è ancora un ''work in progress''. Tra le
sfide più importanti, Buzek ha individuato quella dell'economia, assolvendo però in
parte l'Europa perché, ha detto, ''abbiamo importato l'instabilità finanziaria dall'esterno
dell'Unione''. In ogni caso la parola d'ordine deve essere quella di ''mostrare solidarietà
agli Stati membri non solo quando le cose vanno bene, ma anche quando vanno male'',
e in questo senso, ha sottolineato Buzek, ''il Parlamento europeo ha appena approvato
un pacchetto legislativo di sei proposte della Commissione europea che mira a stabilizzare
i mercati''. Per usare uno slogan, ''non c'è libertà senza solidarietà. Ma la libertà
e la solidarietà senza responsabilità è solo uno slogan vuoto'', ha aggiunto il presidente
dell'Europarlamento sottolineando che ''gli Stati membri devono mostrare responsabilità'.
'Per uscire velocemente dalla crisi – ha proseguito Buzek - dobbiamo continuare con
le riforme strutturali'' e ''dobbiamo dire ai nostri cittadini che abbiamo vissuto
di credito troppo a lungo''. Per gestire la crisi, secondo Buzek, “è necessario “creare
un reale mercato comune dell'energia come base per un mercato unico completo''. ''Abbiamo
bisogno - ha aggiunto il presidente dell'Europarlamento - di un approccio comune per
acquistare risorse energetiche al di fuori dell'Unione''. (R.G.)