Siate cristiani convinti, in mezzo agli altri uomini, con simpatia, franchezza e sincerità:
così il Papa ad Aquileia
Ripercorriamo ora i passi salienti della prima giornata del Papa, accolto ieri pomeriggio
all’aeroporto di Ronchi dei Legionari dal patriarca di Venezia, cardinale Angelo Scola,
dall’arcivescovo di Gorizia mons. Dino de Antoni, dal nunzio in Italia mons. Giuseppe
Bertello e da un gruppo ragazzi di alcune strutture che si occupano di disabili e
disagio minorile. Poi l’arrivo ad Aquileia, nella piazza del Capitolo: qui il saluto
al Sindaco, alle autorità civili ed ecclesiali e alla grande folla fedeli, prima d’incontrare
nella Basilica i rappresentanti delle diocesi del Triveneto, in vista del loro secondo
convegno ecclesiale, previsto nell’aprile del 2012. Il servizio di Roberta Gisotti:
Rendo omaggio
ad una “terra benedetta, irrorata dal sangue e dal sacrificio di tanti testimoni”.
La voce del Papa si è levata nel piazza del Capitolo tra i figli ed eredi della Chiesa
di Aquileia, invocando anche oggi “discepoli di Cristo coraggiosi e fedeli, votati
solo a Lui e perciò convinti e convincenti”. “Solo da Cristo, infatti, l’umanità può
ricevere – ha ribadito il Papa - speranza e futuro; solo da Lui può attingere il significato
e la forza del perdono, della giustizia, della pace.”
“..in quest’ora
della storia riscoprite, difendete, professate con calore spirituale questa verità
fondamentale”.
Siate assidui alla ‘mangiatoria’, “cioè all’altare
– ha spiegato il Santo Padre – dove il nutrimento è il Cristo stesso”, “cibo del coraggio
e dell’ardore cristiano”. Quindi l’auspicio finale
"Il ricordo della
santa Madre Chiesa di Aquileia vi sorregga, vi sproni a nuovi traguardi missionari
in questo travagliato periodo storico, vi renda artefici di unità e di comprensione
fra i popoli delle vostre terre".
Dalla Chiesa di Aquileia, sono
infatti nate ben 36 diocesi d’Italia, Slovenia, Croazia, Austria e Germania. Ai loro
rappresentanti riuniti nella Basilica cittadina, Benedetto XVI ha chiesto, in vista
del prossimo Convegno ecclesiale del Triveneto, d’impegnarsi oggi “in un mondo radicalmente
cambiato, per una nuova evangelizzazione” del loro territorio.
"Custodite,
rafforzate, vivete questa preziosa eredità. Siate gelosi di ciò che ha fatto grandi
e rende tuttora grandi queste Terre!".
“Sono ancora ben visibili
anche nell’odierna società secolarizzata” – ha osservato il Papa - i segni di “una
storia ricca di fede, di cultura e di arte”. Da qui l’invito ad “un popolo affabile,
laborioso, tenace, solidale” a guardare alla missione futura del Nord-est d’Italia,
che “si apre anche ai territori circostanti e a quelli che, per diverse ragioni, entrano
in contatto con essi”. Ha raccomandato il Santo Padre opere d’amore per le persone
più deboli, poveri, anziani, malati, disabili, di porre al centro la famiglia, cellula
fondamentale della società e della comunità ecclesiale, di riservare “costante attenzione”
e dare risposta ai giovani, “che guardano oggi al futuro con grande incertezza, vivono
spesso in condizioni di disagio, di insicurezza e fragilità, ma portano nel cuore
una grande fame e sete di Dio”.
"I cambiamenti culturali in atto
vi chiedono di essere cristiani convinti, “pronti a rispondere a chiunque vi domandi
ragione della speranza che è in voi”, capaci di affrontare le nuove sfide culturali,
in rispettoso confronto costruttivo e consapevole con tutti i soggetti che vivono
in questa società".
Non più solo crocevia tra Est e Ovest dell’Europa,
ma anche tra Nord e Sud, il Nord Est d’Italia interessato dal massiccio fenomeno del
turismo e dell’immigrazione, dalla mobilità territoriale, dall’omologazione pervasiva
portata dai mass media ha accentuato il suo pluralismo culturale e religioso. In questo
contesto donato dalla Provvidenza, i cristiani devono riconoscersi “in un rapporto
franco e sincero con i non praticanti, con i non credenti e con i credenti di altre
religioni”.
“…non rinnegate nulla del Vangelo in cui credete, ma
state in mezzo agli altri uomini con simpatia, comunicando nel vostro stesso stile
di vita quell’umanesimo che affonda le sue radici nel Cristianesimo, tesi a costruire
insieme a tutti gli uomini di buona volontà una “città” più umana, più giusta e solidale".