Benedetto XVI ai veneziani: promuovete una cultura di accoglienza per il dialogo e
la concordia tra i popoli
Lasciata Aquileia, Benedetto XVI è giunto nel tardo pomeriggio di sabato a Venezia.
Dal Molo di San Marco, “porta di accesso al cuore della Città”, da dove lo sguardo
abbraccia l’inconfondibile profilo di Venezia, detta “la perla dell’Adriatico”, il
Papa ha indirizzato il suo saluto alle autorità cittadine e ai fedeli accorsi per
esprimere la propria fede e la devozione al Successore di Pietro. Ascoltiamo Claudia
Di Lorenzi:
“Vengo in
mezzo a voi per rinsaldare quel profondo vincolo di comunione che storicamente vi
unisce al Vescovo di Roma” e “per portarvi una parola di amore e di speranza, e confermarvi
nella fede della Chiesa”. Nel suo saluto alla città di Venezia il Papa ha evidenziato
come il patrimonio di tradizioni civili, culturali e artistiche della città sia profondamente
intessuto della fede cristiana, e ha ricordato “i venerati Pastori che da questa Sede
patriarcale sono passati a quella di San Pietro”, fra cui il Patriarca Albino Luciani,
che divenne Papa Giovanni Paolo I e il Patriarca Angelo Giuseppe Roncalli, divenuto
Papa Giovanni XXIII e proclamato beato. Una tradizione – ha osservato il Santo Padre
- che identifica la città insieme alla sua storica vocazione al dialogo fra i popoli:
“Da questo molo si può cogliere quell’aspetto di singolare apertura
che da sempre caratterizza Venezia, crocevia di persone e comunità di ogni provenienza,
cultura, lingua e religione. Punto di approdo e di incontro per gli uomini di tutti
i continenti, per la sua bellezza, la sua storia, le sue tradizioni civili, questa
Città ha corrisposto nei secoli alla speciale vocazione di essere ponte tra Occidente
ed Oriente. Anche in questa nostra epoca, con le sue nuove prospettive e le sue sfide
complesse, essa è chiamata ad assumere importanti responsabilità in ordine alla promozione
di una cultura di accoglienza e di condivisione, capace di gettare ponti di dialogo
tra i popoli e le nazioni; una cultura della concordia e dell’amore, che ha le sue
solide fondamenta nel Vangelo”.
Per rispondere a queste attese,
il Papa invita i veneziani a “ricercare e custodire sempre l’armonia tra lo sguardo
della fede e della ragione che permette alla coscienza di percepire il vero bene”:
“Le
scelte della comunità civile siano sempre ispirate ai principi etici corrispondenti
alla profonda verità della natura umana. L’uomo non può rinunciare alla verità su
di sé, senza che ne soffrano il senso della responsabilità personale, la solidarietà
verso gli altri, l’onestà nei rapporti economici e di lavoro”
Senza
la benedizione di Dio – è il monito del Papa - l’uomo costruisce invano.
Il
programma del viaggio prosegue nel pomeriggio con una visita presso la Basilica di
san Marco, dove il Santo Padre terrà un discorso alla Assemblea per la chiusura della
Visita Pastorale Diocesana. A seguire, presso la Basilica della Salute, il Papa incontrerà
esponenti del mondo della cultura e dell’economia, benedirà la Cappella della SS.
Trinità, i cui lavori di restauro si sono da poco conclusi, e sarà presente all’inaugurazione
dei locali della Biblioteca dello Studium Generale Marcianum di Venezia. Quindi il
rientro a Roma. L’arrivo all’aeroporto Ciampino è previsto per 20.30.