Pakistan: festa della Mamma in solitudine per Asia Bibi, fra dolori e speranze
Il dolore di una mamma che non può abbracciare i suoi figli, la preghiera e la fiducia
in Dio, con la speranza della salvezza e della libertà: con tali sentimenti Asia Bibi
– la donna cristiana pakistana condannata a morte per blasfemia – si appresta a vivere
la “Festa della Mamma”, che si celebra domani, 8 maggio, in tutto il mondo. Come riferisce
all’Agenzia Fides la “Masihi Foundation”, organizzazione che si occupa dell’assistenza
legale alla donna e della protezione della sua famiglia, Asia ha ricevuto nei giorni
scorsi la visita della sua figlia più piccola (Eshum, 10 anni), che le ha portato,
con un mazzolino di fiori, l’abbraccio e l’affetto di tutti i fratelli. E’ stato un
momento commovente e Asia ha vissuto l’incontro fra le lacrime. La donna, in questi
giorni, avverte con forza la solitudine e desidera ardentemente riunirsi alla sua
famiglia. Anche un’altra situazione le sta a cuore: un figlio di Asia, Imran Masih,
è fidanzato e vorrebbe sposarsi, ma desidera la presenza della madre alla cerimonia
nuziale. La famiglia di Asia, informa la “Masihi Foundation”, continua la sua vita
protetta da occhi indiscreti, confidando nel lavoro dei legali della donna. Asia,
dal canto suo, ha ricevuto nelle scorse settimane le medicine per curare la sua varicella
e, dopo il digiuno quaresimale, ha ripreso ad alimentarsi. Le sue condizioni psicologiche
oscillano fra la disperazione e il dolore di una vita da innocente reclusa, e la preghiera
che la induce a confidare sempre nella Provvidenza di Dio. L’iniziativa della Speciale
Giornata di preghiera per lei l’ha molto rincuorata e incoraggiata, nella consapevolezza
che tante persone nel mondo stanno pregando per la sua salvezza. Intanto, nel contesto
generale della situazione pakistana, l’attenzione dell’opinione pubblica è centrata
sulle implicazioni politiche del “post Bin Laden” e il caso di Asia Bibi sembra sparito
dalle cronache e dai dibattiti. Questo, notano fonti di Fides, permette agli avvocati
maggiori margini di manovra, a livello legale, senza subire troppo le pressioni dei
gruppi radicali.