Messaggio del Papa all'Azione Cattolica. Testo integrale
"L’Azione cattolica è una forza educativa qualificata, sostenuta da buoni strumenti,
da una tradizione più che centenaria". Lo ricorda Benedetto XVI, in un messaggio ai
partecipanti alla 14.ma assemblea nazionale dell’Azione cattolica italiana (Ac), che
si è aperta ieri pomeriggio alla "Domus Pacis" di Roma. Il Papa, inoltre, di fronte
al "grande sconvolgimento del mondo e del Mediterraneo” sottolinea la necessità di
essere accoglienti e solidali. Tanti uomini e donne – osserva ancora il Papa – vengono
a contatto con il nostro mondo e hanno bisogno di non perdere la speranza. Benedetto
XVI esorta infine i cattolici ad un impegno politico plasmato dal Vangelo al servizio
del bene comune. Di seguito il testo del Messaggio:
Cari amici dell’Azione
Cattolica Italiana! Siete riuniti nella vostra Assemblea generale sul tema:
Vivere la fede, amare la vita. L’impegno educativo dell’Azione Cattolica, per ribadire
il vostro amore a Cristo e alla Chiesa e rinnovare il cammino della vostra Associazione,
con l’impegno di assumervi pienamente la vostra responsabilità laicale a servizio
del Vangelo. Siete ragazzi, giovani e adulti che si mettono a disposizione del Signore
nella Chiesa con un impegno solenne, pubblico, in comunione con i Pastori, per dare
buona testimonianza in ogni ambito della vita. La vostra presenza è capillare nelle
parrocchie, nelle famiglie, nei quartieri, negli ambienti sociali: una presenza che
vivete nella quotidianità e nell’aspirazione alla santità. I vostri bambini e ragazzi,
adolescenti e giovani vogliono essere vivaci e felici, generosi e coraggiosi, come
il beato Pier Giorgio Frassati. Avete slancio di dedizione alla costruzione della
città di tutti e coraggio di servizio nelle istituzioni, come Vittorio Bachelet, come
il beato Alberto Marvelli, come Giuseppe Toniolo, che presto sarà proclamato beato.
Nel vostro progetto dei formazione umana e cristiana volete essere amici fedeli di
Cristo, come le beate Pierina Morosini e Antonia Mesina, come la venerabile Armida
Barelli. Volete ravvivare le nostre comunità con bambini affascinanti per la purezza
del loro cuore, come Antonietta Meo, capaci di attirare anche i genitori a Gesù. Quando
accolgo i vostri ragazzi in occasione del Natale o del mese della pace resto sempre
ammirato della genuinità con cui comunicano la gioia del Signore.
Ho
incontrato l’anno scorso in ottobre i vostri adolescenti e giovani, impegnati e festosi,
amanti della libertà vera che li orienta a una vita generosa, a un apostolato diretto.
Essi hanno davanti a sé l’esempio di uomini e donne contenti della loro fede, che
vogliono accompagnare le nuove generazioni con amore, con saggezza e con la preghiera,
che intendono costruire con pazienza tessuti di vita comunitaria e affrontare i problemi
più scottanti della vita quotidiana della famiglia: la difesa della vita, la sofferenza
delle separazioni e dell’abbandono, la solidarietà nelle disgrazie, l’accoglienza
dei poveri e dei senza patria. Vi seguono presbiteri assistenti che sanno bene che
cosa significa educare alla santità. Nelle diocesi siete chiamati a collaborare con
i vostri Vescovi, in maniera costante, fedele e diretta, alla vita e alla missione
della Chiesa. Tutto questo non nasce spontaneamente, ma con una risposta generosa
alla chiamata di Dio a vivere con piena responsabilità il Battesimo, la dignità dell’essere
cristiani. Perciò vi stabilite in associazione con ideali e qualità precisi come li
indica il Concilio Ecumenico Vaticano II: un’associazione che ha il fine apostolico
della Chiesa, che collabora con la gerarchia, che si manifesta come corpo organico
e che dalla Chiesa riceve un mandato esplicito (cfr. Decr. Apostolicam actuositatem,
20). Sulla base di ciò che voi siete vorrei, cari amici, sulla scia dei miei venerati
Predecessori, affidarvi alcune indicazioni di impegno.
La prospettiva
educativa Nella linea tracciata dai Vescovi per le Chiese che sono in Italia,
siete particolarmente chiamati a valorizzare la vostra vocazione educativa. L’Azione
Cattolica è una forza educativa qualificata, sostenuta da buoni strumenti, da una
tradizione più che centenaria. Sapete educare bambini e ragazzi con l’ACR, sapete
realizzare percorsi educativi con adolescenti e giovani, siete capaci di una formazione
permanente per gli adulti. La vostra azione sarà maggiormente incisiva se, come già
fate, lavorerete ancor più fra di voi in un’ottica profondamente unitaria e favorirete
collaborazioni con le altre forze educative sia ecclesiali che civili. Per educare
occorre andare oltre l’occasione, il momento immediato, e costruire con la collaborazione
di tutti un progetto di vita cristiana fondato sul Vangelo e sul magistero della Chiesa,
mettendo al centro una visione integrale della persona. Il vostro Progetto Formativo
è valido per tanti cristiani e uomini di buona volontà, soprattutto se possono vedere
in voi modelli di vita cristiana, di impegno generoso e gioioso, di interiorità profonda
e di comunione ecclesiale.
La proposta della santità Le vostre
associazioni siano palestre di santità, in cui ci si allena ad una dedizione piena
alla causa del Regno di Dio, ad una impostazione di vita profondamente evangelica
che vi caratterizza come laici credenti nei luoghi del vivere quotidiano. Questo esige
intensa preghiera sia comunitaria che personale, ascolto continuato della Parola di
Dio, assidua vita sacramentale. Occorre rendere il termine “santità” una parola comune,
non eccezionale, che non designa soltanto stati eroici di vita cristiana, ma che indica
nella realtà di tutti i giorni una decisa risposta e disponibilità all’azione dello
Spirito Santo.
La formazione all’impegno culturale e politico Santità
significa per voi anche spendersi al servizio del bene comune secondo i principi cristiani
offrendo nella vita della città presenze qualificate, gratuite, rigorose nei comportamenti,
fedeli al magistero ecclesiale e orientale al bene di tutti. La formazione all’impegno
culturale e politico rappresenta dunque per voi un compito importante, che richiede
un pensiero plasmato dal Vangelo, capace di argomentare idee e proposte valide per
i laici E’ questo un impegno che si attua anzitutto a partire dalla vita quotidiana,
di mamme e papà alle prese con le nuove sfide dell’educazione dei figli, di lavoratori
e di studenti, di centri di cultura orientati al servizio della crescita di tutti.
L’Italia ha attraversato periodi storici difficili e ne è uscita rinvigorita anche
per la dedizione incondizionata di laici cattolici, impegnati nella politica e nelle
istituzioni. Oggi la vita pubblica del Paese richiede un’ulteriore generosa risposta
da parte dei credenti, affinché mettano a disposizione di tutti le proprie capacità
e le proprie forze spirituali, intellettuali e morali.
Una dedizione
di ampio respiro nel grande sconvolgimento del mondo e del Mediterraneo Vi
chiedo infine di essere generosi, accoglienti, solidali, e soprattutto comunicatori
della bellezza della fede. Tanti uomini, donne e giovani vengono a contatto con il
nostro mondo, che conoscono superficialmente, abbagliati da immagini illusorie, e
hanno bisogno di non perdere speranza, di non barattare la loro dignità. Hanno bisogno
di pane, di lavoro, di libertà, di giustizia, di pace, di veder riconosciuti i propri
inderogabili diritti di figli di Dio. Hanno bisogno di fede, e noi possiamo aiutarli,
nel rispetto delle loro convinzioni religiose, in uno scambio libero e sereno, offrendo
con semplicità, franchezza e zelo la nostra fede in Gesù Cristo. Nella costruzione
della storia dell’Italia l’Azione Cattolica – come ho già avuto modo di scrivere al
Presidente della Repubblica in occasione del 150° dell’Unità d’Italia – ha avuto una
grande parte, sforzandosi di tenere assieme amore di patria e fede in Dio. Radicata
in tutto il territorio nazionale, essa può contribuire anche oggi a creare una cultura
popolare, diffusa, positiva, e formare persona responsabili capaci di mettersi al
servizio del Paese, proprio come nella stagione in cui fu elaborata la Carta costituzionale
e si ricostruì il Paese dopo la seconda guerra mondiale. L’Azione Cattolica può aiutare
l’Italia a rispondere alla sua vocazione peculiare, collocata nel Mediterraneo, crocevia
di culture, di aspirazioni, di tensioni che esigono una grande forza di comunione,
di solidarietà e di generosità. L’Italia ha sempre offerto ai popoli vicini e lontani
la ricchezza della sua cultura e della sua fede, della sua arte e del suo pensiero.
Oggi voi laici cristiani siete chiamati ad offrire con convinzione la bellezza della
vostra cultura e le ragioni della vostra fede, oltre che la solidarietà fraterna,
affinché l’Europa sia all’altezza delle presente sfida epocale.
Nel
rivolgere all’intera Assemblea il mio augurio più cordiale, saluto il Presidente,
prof. Franco Miano, l’Assistente generale, Mons. Domenico Sigalini, e tutti i delegati,
ed a ciascuno e alla grande famiglia dell’Azione Cattolica Italiana invio una speciale
Benedizione Apostolica. Dal Vaticano, 6 maggio 2011