2011-05-05 15:03:25

Morbillo in Congo: 21 mila morti prevalentemente tra i bambini denutriti


Oltre al costante dramma della povertà che affligge l’Africa, il continente è da sempre coinvolto in rivolte, scontri ed epidemie. In Congo, ad esempio, paese già storicamente martoriato da cruenti genocidi, e dove, oltre alle epidemie, la vita quotidiana è continuamente sconvolta dalle violenze e dalla guerra, il morbillo ha già ucciso 21 mila persone nonostante siano stati distribuiti un milione e mezzo di vaccini. Vittima principale è sempre la popolazione civile, costretta a convivere con gli scontri etnici tra eserciti regolari ed indipendentisti che si contrappongono. Le epidemie trovano terreno fertile proprio nelle fughe verso l’ovest del Paese e la capitale Kinshasa, da parte dei profughi. In questo contesto sono tanti i bambini già denutriti che vengono colpiti da questa malattia già debellata in Occidente e che invece in Congo sta producendo un disastro umanitario. Nel paese africano la speranza di vita media è di 43 anni, e su quasi 60 milioni di abitanti, la metà ne ha meno di 15, perciò il morbillo può avere conseguenze devastanti. Davanti ad un quadro di questo tipo, l’Ong Reach Italia Missione Bambini per Sostegno a distanza e cooperazione internazionale, presente sia in Congo che in Burkina Faso, in un comunicato inviato all’Agenzia Fides riconferma il suo sostegno a circa 2.700 bambini e lancia un allarme dopo aver riscontrato le loro esigenze primarie in termini di salute e di integrazione alimentare.







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