Dopo la crisi finanziaria i ricchi sono diventati più ricchi e i poveri più poveri
La crisi finanziaria mondiale di due anni fa non ha impoverito i ricchi, anzi, il
patrimonio dei 1210 individui più ricchi del pianeta nel 2010 ha raggiunto i 4500
miliardi di dollari. Lo sostiene il Comitato per la cancellazione del debito del terzo
mondo (Cadtm), rete internazionale di sensibilizzazione, ricordando che la crisi finanziaria
del 2007-2008, causata dalla bolla immobiliare e dal crollo bancario negli Stati Uniti,
ha avuto ripercussioni nel mondo intero. Se con la crisi sono aumentati i poveri,
con 64 milioni di persone costrette a vivere con meno di 1,25 dollari al giorno, il
numero di miliardari è cresciuto: da 1011 miliardari nel 2009 a 1210 l’anno dopo,
per un patrimonio cumulato salito da 3500 miliardi a 4500 miliardi di dollari, circa
due volte e mezzo il Prodotto interno lordo (Pil) dell’Italia. Sono invece 925 milioni
le persone – riferisce la Misna - che soffrono la fame nel 2010 e circa 69 milioni
i bambini privati del diritto alla scuola, particolarmente in Africa sub-sahariana.
Il Cadtm auspica la creazione di un’imposta sul patrimonio dei più ricchi: con un
prelievo del 2% sul patrimonio dei miliardari nel 2009 si otterrebbero oltre 80 miliardi
di dollari, una cifra ritenuta sufficiente per garantire bisogni fondamentali del
pianeta per 10 anni.