2011-05-04 14:22:17

Somalia: violenze, siccità e carovita deteriorano la situazione umanitaria


Siccità, aumento dei prezzi e continui combattimenti che costringono la popolazione alla fuga: la combinazione di questi tre elementi sta causando un ulteriore deterioramento del quadro umanitario somalo. E’ quanto emerge dall’ultima nota diffusa dall’Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari e ripresa dall’agenzia Misna “L’impatto della siccità si sta ripercuotendo su gran parte della Somalia portando alla perdita di bestiame, al conseguente aumento dei prezzi e rendendo più difficili le capacità di sostentamento delle famiglie più povere” dice Grainne Moloney, responsabile di una unità della Fao – l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura – dedicata alla sicurezza alimentare. Nonostante sia iniziata la stagione delle piogge, il livello dei fiumi, Juba e Shabelle in particolare, resta sotto la media. Parte della popolazione delle regioni di Bay e Bakool è stata costretta a spostarsi in luoghi più ricchi d’acqua. Almeno 55.000 persone, secondo stime dell’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati hanno lasciato i loro villaggi di residenza a causa della siccità. Preoccupante anche il livello dei combattimenti. A Garbaharey, nel sud, secondo Radio Shabelle, intensi scontri tra forze governative e uomini del gruppo armato degli Shebab hanno lasciato sul campo nelle ultime ore circa 70 vittime tra cui molti civili. Difficile resta inoltre la situazione a Mogadiscio, dove è ancora limitato l’accesso al mercato di Bakara, la principale piazza per il reperimento di generi di prima necessità per migliaia di persone. (A.L.)







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