2011-05-04 14:19:51

Nigeria: il vescovo di Kano è preoccupato per le possibili reazioni all'uccisione di Bin Laden


“Esiste la preoccupazione che la morte di Bin Laden possa provocare atti violenti a Kano. Non sappiamo cosa potrà succedere” dice all’agenzia Fides mons. John Namaza Niyiring, vescovo di Kano, nel nord della Nigeria. “I musulmani del nord del Paese sono particolarmente sensibili a quello che succede nel resto del mondo, basti ricordare gli incidenti scoppiati dopo la pubblicazione delle vignette danesi ritenute blasfeme nei confronti del profeta Mohammed” sottolinea mons. Niyiring. A Kano negli ultimi giorni la tensione è salita a causa delle violenze seguite alle elezioni presidenziali del 16 aprile, vinte dal Presidente uscente Goodluck Jonathan. “Il 18 aprile, mentre il conteggio dei voti indicava la ormai certa rielezione di Jonathan, una folla di giovani, delusa dal risultato, ha attaccato le case di alcuni importanti uomini politici e diverse strutture della Chiesa - riferisce il vescovo di Kano -. Centinaia di giovani hanno dato alle fiamme quattro chiese (St. Mary’s a Kano, St.Therese’s a Hadejia, St.Mary’s a Rahama Rawuni, St’Augustine’s a Zango), una scuola cattolica primaria a Hadejia, una stazione missionaria ed altre strutture della Chiesa cattolica. Anche altre confessioni cristiane sono state attaccate. Questi atti sono probabilmente ispirati da alcuni politici che si servono delle religione come arma di propaganda - continua il presule -. La Nigeria è un Paese pluralistico, dove vi sono diverse fedi e comunità. I cattolici, e in generale i cristiani, vogliono solo uno Stato che garantisca a tutti il pieno diritto alla libertà religiosa, nella sicurezza e nella pace”. Sull’ipotesi che negli ultimi avvenimenti di Kano vi possa essere la mano della setta “Boko Haram”, il vescovo risponde: “Non lo si può escludere, anche se la presenza di questa setta a Kano è meno visibile rispetto a Maiduguri e ad altre zone del nord della Nigeria. Boko Haram (che si può tradurre “l’educazione occidentale è proibita”) è contro la democrazia, contro la Costituzione nigeriana, contro il governo e, più in generale, contro la cultura e l’educazione occidentale. I suoi membri hanno nel mirino non solo i cristiani ma anche i membri dell’amministrazione statale e i musulmani che non la pensano come loro. Per risolvere queste tensioni auspico la creazione, anche a Kano, del Nigeria Inter-religious Council (Nirec), un forum di dialogo che riunisce i leader religiosi, cristiani e musulmani, per promuovere la pace e il dialogo interreligioso. Il Nirec esiste a livello federale e il governo centrale ha auspicato che tutti gli Stati della Federazione si dotino di tale organismo. Nel nostro Stato però deve essere ancora costituito” conclude mons. Niyiring. (R.P.)







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