2011-05-04 14:21:50

Argentina: riflessione della Chiesa per la festa del lavoro sullo sfondo della crisi economica


"Con il suo lavoro l'uomo deve procurarsi il pane quotidiano": si intitola così il documento della Commissione della pastorale sociale dell'arcidiocesi di Cordoba, in Argentina, che in occasione della festa di San Giuseppe lavoratore, e nel contesto di una crisi economica nazionale che vede aumentare la disoccupazione, offre alcune riflessioni sul lavoro umano. “In ogni comunità devono unirsi, in qualche modo, i lavoratori e coloro che hanno i mezzi di produzione o ne sono i rispettivi proprietari. Alla luce di questa fondamentale struttura di ogni lavoro - alla luce del fatto che, in ultima analisi, in ogni sistema sociale il lavoro e il capitale sono le indispensabili componenti del processo di produzione - l'unione degli uomini per assicurarsi i diritti loro spettanti, rimane un fattore costruttivo dell’ordine sociale e di solidarietà, dal quale non si può prescindere” si legge nella prima parte del documento. "Gli sforzi giusti per assicurare i diritti dei lavoratori, che sono uniti dalla stessa professione, devono sempre tener conto delle limitazioni che impone la situazione economica generale del Paese. Le richieste sindacali non possono trasformarsi in una specie di «egoismo» di gruppo o di classe, benché esse possano e debbano tendere pure a correggere - per riguardo il bene comune di tutta la società - anche tutto ciò che è difettoso nel sistema di proprietà dei mezzi di produzione o nel modo di gestirli e di disporne. La vita sociale ed economico-sociale è certamente come un sistema di «vasi comunicanti», ed a questo sistema deve adattarsi ogni attività sociale, che ha come scopo quello di salvaguardare i diritti dei gruppi particolari". Questo testo prende come base l’enciclica sul lavoro del beato Giovanni Paolo II, Laborem exercens. Nella conclusione la pastorale sociale di Cordoba rinnova il suo impegno e incoraggia a "continuare a costruire atteggiamenti come la cultura del lavoro, la promozione dell'occupazione e la creazione di posti di lavoro più numerosi e migliori, con una particolare attenzione ai giovani, spesso puniti per l'ignoranza, la droga e il disorientamento. Questa è una responsabilità di tutti, solo in questo modo potremo lasciare nel solco della storia i semi di un impegno serio e responsabile". (R.P.)







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