2011-05-03 12:04:11

Solo la primavera araba può sconfiggere il terrore


P. Samir Khalil Samir, gesuita, islamologo, Università St. Joseph Beirut - PIO
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L'uccisione di Bin Laden non fermerà il terrorismo. Purtroppo non dipendeva solo da lui, anche se era un portabandiera per Al-Qaeda. La sua morte è un passo importante nella lotta al terrore, ma questa continuerà a lungo finché i problemi del mondo islamico non saranno risolti.
Forse una piccola speranza è rappresentanta dal cambiamento che sta attraversando il mondo arabo. Se questo mutamento favorirà l'avvento di società più democratiche e più pacifiche, allora anche il terrorismo diminuirà perché, in parte, nasce come reazione alle ingiustizie interne al mondo islamico. Si considera spesso Al-Qaida un fenomeno nato come reazione all'Occidente, e questo in parte è vero, ma il punto di partenza del percorso di Bin Laden è stata l'Arabia Saudita. La sua parabola è stata esemplare di un grave disagio interno al mondo arabo che non sa ancora come affrontarlo. La sua uccisione può scatenare reppresaglie contro le minoranze cristiane nei paesi arabi perché i cristiani sono una preda facile. Disarmati, non violenti, spesso poveri, non organizzati in partiti. E soprattutto perché nella mentalità popolare musulmana l'Occidente è cristiano e dunque se il nemico sono gli USA - che sono cristiani - tutti i cristiani sono nemici. E' un modo di pensare semplicistico ma che ha molta presa...







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