Libia, Misurata isolata sotto le bombe. La Nato: puntiamo solo obiettivi militari
Misurata, la città simbolo della guerra interna che sta insanguinando la Libia, è
completamente isolata per il terzo giorno consecutivo a causa degli intensi bombardamenti
delle forze di Gheddafi, che hanno colpito il porto con una decina di razzi. Alcuni
feriti gravi sono morti per mancanza di cure e 36 versano in condizioni disperate
nella città, da due mesi sotto assedio. La Nato ha fatto sapere oggi di non poter
fissare un limite alle operazioni, che saranno portate avanti con “pazienza e determinazione”.
Il figlio di Gheddafi, dichiarato morto in un raid della Nato a Tripoli, non era un
target dell'Alleanza. ''Noi non attacchiamo individui. Tutti i nostri target sono
militari'', ha detto il vice ammiraglio Rinaldo Veri, responsabile delle attività
marittime della missione “Unified Protector”. Intanto, a causa dei bombardamenti che
stanno prendendo di mira il porto di Misurata, l'Organizzazione internazionale per
le migrazioni (Oim) ha lanciato un appello a "tutte le parti coinvolte nel conflitto"
perché consentano alla sua nave Red star di attraccare nel porto di Misurata. La nave
dovrebbe evacuare 1000 migranti, di cui 71 sono donne e bambini, provenienti da vari
Stati dell’Africa.