2011-05-01 15:19:55

Siria: oltre 560 i civili uccisi nelle proteste


Non si arresta il vento di rivolta sulla Siria. Almeno sei i morti ieri a Deraa, cuore della protesta contro il regime di Bashar al Assad: l’esercito ha aperto il fuoco con l’artiglieria e i cecchini avrebbero preso di mira i civili. Le Forze di sicurezza hanno inoltre fatto irruzione in una moschea. Secondo gli attivisti per i diritti umani nel Paese, sono almeno 560 i civili uccisi in oltre un mese di rivolte.

Immigrazione: 461 migranti giunti nella notte a Lampedusa
Proseguono gli arrivi di migranti a Lampedusa. Nella nottata è giunto sull’isola il barcone partito dalla Libia, che ieri aveva lanciato un Sos mentre era ancora in acque maltesi. A bordo, almeno 461 profughi, tra i quali 44 donne e sei bambini. Sono oltre 2.500 i profughi sbarcati a Lampedusa in 48 ore. Intanto, il presidente dell’esecutivo europeo, Josè Manuel Barroso, ha dichiarato che il ''ripristino temporaneo'' delle frontiere interne tra i Paesi Schengen ''è una delle opzioni possibili'' per rafforzare la gestione dell'accordo.

Yemen: il presidente Saleh rifiuta l’accordo di transizione
Il presidente yemenita, Saleh, ha deciso di non firmare più l'accordo di transizione per la cessione dei poteri. Lo riferisce l'opposizione che avevano mediato l'intesa con il capo dello Stato, al potere da 32 anni. Il piano prevedeva che Saleh lasciasse il potere entro 30 giorni dalla firma dell'intesa e che gli fosse garantita l'immunità.

Egitto: Mubarak rischia la pena di morte
L'ex presidente egiziano, Hosni Mubarak, rischia la pena di morte. Lo ha reso noto il ministro della Giustizia egiziano, Mohammad el Guindi, ieri in un'intervista. Secondo el Guindi, Mubarak potrebbe essere condannato alla pena capitale se riconosciuto colpevole di aver ordinato di aprire il fuoco contro i manifestanti, durante la protesta che ha portato alla sua caduta. Il ministro ha precisato che sono accusati di corruzione anche i due figli e la moglie dell’ex capo di Stato.

Afghanistan: almeno otto morti in un attacco suicida
Almeno sei civili e due poliziotti sono rimasti uccisi e altre 25 persone ferite oggi in una serie di attacchi kamikaze nella provincia di Paktika, nel sudest dell’Afghanistan. Ad annunciarlo è stato il Ministero degli interni di Kabul. Quelli di oggi potrebbero essere i primi attacchi nell'ambito dell'"Operazione di primavera Badar", annunciata ieri dai talebani e diretta contro ''gli Americani invasori, i loro alleati stranieri e sostenitori interni''.

Medio Oriente, Netanyahu: preoccupante l’accordo Hamas - al Fatah
L'accordo di riconciliazione annunciato da Hamas e al Fatah ''deve preoccupare non solo Israele, ma tutti quanti aspirano a vedere una pace fra Israele e i palestinesi'': lo ha affermato il premier israeliano, Benyamin Netanyahu. Secondo fonti di stampa palestinesi, i leader di Hamas e al-Fatah, Khaled Meshal e Abu Mazen, firmeranno ufficialmente gli accordi di riconciliazione giovedì prossimo al Cairo.

Italia, Napolitano per il Primo maggio: necessario un clima di coesione
È necessario un clima di coesione, presupposto per la ripresa economica del Paese. Così in sintesi il capo dello Stato italiano, Giorgio Napolitano, durante la cerimonia per il Primo maggio ieri al Quirinale. Ci attendono dure sfide, ha detto, esprimendo preoccupazione per i contrasti tra i sindacati. Questi ultimi sono oggi in piazza San Giovanni, a Roma, per il concerto musicale dedicato alla festa dei Lavoratori che quest’anno vedrà protagonisti i 150 anni dell'Unità d’Italia. (Panoramica internazionale a cura di Linda Giannattasio)


Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LV no. 121







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