Si è spento il cardinale Augustin Garcia Gasco y Vicente, arcivescovo emerito di Valencia
E' morto questa mattina presto a Roma il cardinale Augustin Garcia Gasco y Vicente,
arcivescovo emerito di Valencia: aveva 80 anni. Il porporato aveva partecipato, ieri
sera, senza alcun problema alle Veglia di preghiera al Circo Massimo. Stamani, prima
della cerimonia di Beatificazione, è stato trovato senza vita nella Casa di accoglienza
“San Juan de Ribera” a Roma. Le agenzie parlano di probabile infarto. Con il suo decesso,
il Collegio Cardinalizio conta ora 198 porporati, di cui 115 elettori.
Il porporato
era nato il 12 febbraio 1931 a Corral de Almaguer, arcidiocesi di Toledo. Ordinato
sacerdote a Madrid nel 1956, l’anno successivo era stato nominato delegato episcopale
della Caritas diocesana e professore della Scuola dei Cursillos de Cristiandad. Aveva
conseguito la laurea in teologia presso l'università di Comillas (1969), il diploma
in sociologia industriale e relazioni umane (1970), il diploma in scienze imprenditoriali
(1976) e il diploma in educazione di adulti e tecniche di educazione a distanza (1977).
Dal 1958 al 1970 è stato consulente religioso della Comisaría de extensión cultural
del ministero dell'Istruzione e della Scienza e della deputazione provinciale di Madrid.
È stato membro della giunta della pastorale diocesana (1963-66) e parroco del Santísimo
Cristo del Amor (Madrid) nel 1964.
Nel 1966 era stato nominato prefetto dei
teologi e professore del seminario di Madrid. In seguito, nel 1970, è stato parroco
di Santiago y San Juan Bautista (Madrid), segretario generale dell'Istituto Arzobispo
Claret, membro del Segretariato nazionale spagnolo del clero di Madrid e consigliere
dell'Associazione dei genitori del collegio Sagrado Corazón. È stato fondatore e direttore
dell'Istituto internazionale di teologia «a distanza» (oggi chiamato Istituto superiore
di scienze religiose San Agustín), professore di religione presso la UNED (Universidad
Nacional de Educación a Distancia) e delegato diocesano del clero (1973). Nel 1977
l'allora arcivescovo di Madrid, cardinale Vicente Enríque y Tarancón, lo nomina vicario
episcopale del vicariato III di Madrid. Nel 1979 riceve la nomina di professore dell'Istituto
teologico San Dámaso e nel 1982 quella di presidente dell'Istituto Arzobispo Claret.
Il 20 marzo 1985 viene eletto vescovo titolare di Nona e nominato ausiliare di Madrid,
ricevendo l'ordinazione episcopale l'11 maggio dello stesso anno. Nel 1988, viene
eletto segretario generale della Conferenza episcopale spagnola per un periodo di
cinque anni. Nel 1990 assume la presidenza dell'Istituto internazionale di teologia
«a distanza». In questa veste ha visitato Venezuela, Ecuador, Colombia, Messico, Cile,
Honduras, Panama, Cuba, Argentina e Uruguay. Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo
di Valencia il 24 luglio 1992.
Nel 1995 è eletto membro del comitato di presidenza
del Pontificio Consiglio per la Famiglia; nel 1996 diventa presidente della Commissione
episcopale delle relazioni interconfessionali della Conferenza episcopale spagnola
e membro del consiglio di presidenza dell'Associazione internazionale lateranense,
cariche alle quali viene confermato nel 1999. In questo stesso anno è nominato anche
membro della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (nomina
rinnovata nel 2005). Nel dicembre 2003 crea l'università cattolica di Valencia San
Vicente Mártir e assume l'incarico di Gran Cancelliere. Nell'assemblea plenaria della
Conferenza episcopale spagnola, celebrata dal 23 al 26 aprile 2007, viene eletto presidente
della commissione episcopale per la dottrina della fede. Nel luglio 2006 come arcivescovo
di Valencia ospita l'Incontro Mondiale delle Famiglie, culminato con la visita di
Benedetto XVI, l'8 e il 9 luglio. E’ arcivescovo emerito di Valencia, dall'8 gennaio
2009. Benedetto XVI lo aveva creato cardinale nel Concistoro del 24 novembre 2007,
del Titolo di San Marcello.