Libia: raid Nato su Tripoli, ucciso uno dei figli di Gheddafi
Uno dei figli di Gheddafi, Saif al-Arab, sarebbe stato ucciso la notte scorsa da un
raid della Nato sulla sua casa di Tripoli. A rivelarlo è il governo libico, secondo
cui nell'abitazione si trovava anche il padre Muammar, rimasto illeso. Sarebbero morti
anche tre nipoti del Colonnello. Nessuna conferma dalla Nato, che ha dichiarato soltanto
di aver condotto stanotte attacchi su Tripoli, diretti però a colpire obiettivi militari
e non persone. Linda Giannattasio:
L’Alleanza
non conferma l’uccisione del sesto e ultimo figlio del leader libico Gheddafi, il
ventinovenne Saif al-Arab morto stanotte, secondo i media libici a seguito di un raid
Nato condotto proprio sulla sua abitazione a Tripoli. In base alle informazioni diffuse
dal portavoce del governo libico Moussa Ibrahim, secondo il quale il vero obiettivo
dell’attacco era il Rais, rimasto invece illeso, sarebbero morti anche tre nipoti
del Colonnello, tutti minori di 12 anni. La Nato ammette raid mirati a un edificio
di comando nell'area di Bab al-Aziziya, precisando che tutti gli obiettivi dell’Alleanza
sono di natura militare. Dichiarazioni rilanciate anche dal premier inglese David
Cameron, per il quale le operazioni sono in linea con la risoluzione 1973 dell'Onu.
La notizia della morte del figlio del Rais ha già provocato scene di festa tra i ribelli
a Misurata e a Bengasi. Solo ieri il Colonnello aveva chiesto negoziati alla Nato
per arrivare a un cessate il fuoco, minacciando di “portare la guerra in Italia”,
considerata colpevole di “tradimento”.