Ricerca dei vescovi Usa: famiglia e parrocchia fondamentali alle vocazioni
La famiglia e la parrocchia sono determinanti nella scelta consapevole dei giovani
di diventare sacerdoti: è quanto emerge dalla ricerca “The Class of 2011: survey of
ordinans to the priesthood” promossa dalla Conferenza episcopale degli Stati Uniti,
e realizzata dal Center for applied research in The Apistolate nella Georgetown University,
sui candidati all’ordinazione negli Usa. Su un campione di 500 intervistati, infatti,
il 66% ha indicato il proprio parroco e il servizio nella propria comunità come un
fattore d’ispirazione (il 71%, inoltre, ha dichiarato di aver servito come chierichetto),
mentre il 42 afferma di aver maturato la risposta alla chiamata nell’ambito familiare,
avendo ricevuto anche l’incoraggiamento dei propri genitori in questa direzione. “Ciò
sembra indicare che il coinvolgimento dei giovani nelle attività della Chiesa, in
particolare nella liturgia, ha un impatto positivo per la scelta vocazionale”, ha
detto all’Osservatore Romano mons. Robert James Carlson, presidente della Commissione
episcopale sul Clero, la Vita consacrata e la Vocazione, nonché arcivescovo di Saint
Louis, che ha posto l’accento anche sull’età media dei candidati, molto bassa, attestandosi
tra i 25 e i 34 anni, e sull’elevato livello culturale degli stessi. Con un occhio
particolare a internet e agli altri strumenti di comunicazione propri dei giovani,
dunque, “le parrocchie devono trovare nuovi modi per incoraggiare la comunità a porsi
in maniera favorevole nei confronti dei giovani che scelgono il sacerdozio”, ha concluso
il presule. (R.B.)