I vescovi del Triveneto sul primo maggio: sviluppo economico valorizzi la coesione
sociale
In occasione della giornata dell’1 maggio, tradizionalmente dedicata al lavoro, la
Commissione per i problemi sociali e del lavoro della Conferenza episcopale triveneta
ha diffuso un messaggio in cui esprime “solidale condivisione alle profonde aspirazioni
di giustizia e di sviluppo integralmente umano che da sempre caratterizzano il mondo
del lavoro delle tre regioni del Nordest d’Italia”. Nella lettera, a firma dell’arcivescovo
di Trieste e delegato triveneto per la Pastorale sociale e del lavoro, mons. Giampaolo
Crepaldi, le tematiche del mondo del lavoro vengono prese in esame anche alla luce
della visita pastorale che il Santo Padre Benedetto XVI farà nei giorni 7 e 8 di maggio
ad Aquileia e a Venezia, “per confermare nella fede cristiana” i popoli del Triveneto.
“Anche il mondo del lavoro del Triveneto lo attende con affetto e con fiducia – afferma
il presule – e gli esprime gratitudine per il suo illuminante Magistero sociale, espresso
ultimamente con la Lettera Enciclica Caritas in Veritate”. “La Visita del Papa nelle
nostre regioni – si legge ancora nel testo – solleciterà una domanda di orientamento
e di speranza, per territori che hanno perseguito modelli di sviluppo che apparivano
consolidati e che invece si sono dimostrati, negli ultimi anni, vulnerabili e fragili”.
Una situazione che mons. Crepaldi mette a fuoco citando spesso i richiami di Benedetto
XVI contenuti nell’Enciclica Caritas in veritate: “Rispetto a quanto accadeva
nella società industriale del passato, oggi la disoccupazione provoca aspetti nuovi
di irrilevanza economica e l'attuale crisi può solo peggiorare tale situazione”. “La
diffusa incertezza è strettamente collegata e alimentata dalla crisi economico-finanziaria
– aggiunge l’arcivescovo di Trieste – che trova una sua preoccupante manifestazione
nel progressivo venir meno della coesione sociale”. Per questo motivo, “la crisi non
può essere adeguatamente affrontata se le soluzioni per risolverla non partono da
precisi principi e valori morali: il rispetto della dignità di ogni persona e il riconoscimento
della sua centralità”. “Anche che nei rapporti mercantili – si legge ancora nel messaggio
che cita la Caritas in veritate – il principio di gratuità e la logica del
dono come espressione della fraternità possono e devono trovare posto entro la normale
attività economica”. La visita del Santo Padre Benedetto XVI – spiega infine mons.
Crepaldi – ci aiuterà inoltre “a farci carico di alcuni problemi pastorali, evidenziati
nel documento che la Conferenza episcopale triveneta ha consegnato all’attenzione
delle comunità cristiane in vista del Convegno denominato Aquileia 2, che si celebrerà
nel 2012”. Globalizzazione, nuove tecnologie, immigrazione e rapporti tra le generazioni:
questa è l’agenda dettata dai vescovi del Triveneto, “da assumere con fede nel Signore
e con lungimiranza culturale, nella carità e nella verità”. (M.G.)