2011-04-28 15:39:25

Mons. Kutwa sulla Costa d'Avorio:dopo il sangue è giunto il momento del perdono e della riconciliazione nazionale


Nell'omelia pasquale, Mons. Kutwa lancia un appello per la riconciliazione nazionale in Costa d'Avorio

Dopo il dolore e i lutti, per le figlie e i figli della Costa d’Avorio è giunto il momento del perdono e della riconciliazione. È il forte messaggio lanciato nella domenica di Pasqua dall’arcivescovo di Abidjan Jean Pierre Kutwa, a quasi due settimane dall’arresto dell’ex presidente Laurent Gbabgo che ha riportato una relativa calma nel Paese africano dopo cinque mesi di guerra civile. “Noi cristiani e cristiane della Costa d’Avorio – ha ricordato il presule nell’omelia per la Messa pasquale di cui il quotidiano locale “Le Patriote” riporta alcuni stralci – viviamo oggi in un contesto socio-politico doloroso, fatto di grandi sofferenze e invaso dall’angoscia e dallo smarrimento. Abbiamo ancora nel cuore e nei nostri occhi il ricordo di questo flusso ininterrotto di persone per strada, la penosa scena di uomini, donne, bambini e anziani ammassati nelle nostre parrocchie o in strutture di fortuna messe in piedi in fretta e furia per accoglierli. I nostri villaggi e le nostre città portano ancora i segni di questi terribili scontri. Come sopravvissuti a questa tragedia ognuno di noi porta sul proprio corpo e nella propria anima ferite profonde e ogni genere di frustrazioni. Tutte queste ferite e frustrazioni - ha sottolineato mons. Kutwa - richiedono non cure superficiali, ma profonde per una guarigione totale”. Di qui l’appello a preparare i cuori di tutti gli ivoriani “a ricevere e a donare il perdono per potere vivere insieme in pace”. A questo scopo – ha detto – è necessaria innanzitutto la preghiera che è “una potente arma per smorzare le tensioni e le divergenze che accompagnano la nostra vita insieme”. Ma per raggiungere questo obiettivo occorre anche controllare le tre forze motrici del nostro comportamento: la mente che può produrre cose buone come cose cattive; il cuore che comanda i nostri sentimenti e gli occhi che ci permettono di vedere con maggiore chiarezza l’immensa speranza donataci da Gesù con la sua resurrezione e che ci aiuterà a cambiare. Per chi crede, infatti, da Cristo risorto tutto comincia e attraverso Lui tutto è possibile, ha ricordato mons. Kutwa che ha quindi concluso: “Prego Dio perché renda fecondi i vostri sforzi e con la Sua grazia la Costa d’Avorio possa rinascere come la fenice dalle ceneri, bella come se non più bella di quanto non lo fosse nei suoi anni più gloriosi”.
(Le Patriote – ZENGARINI)







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