Libia: prima missione dei tornado italiani. Le milizie di Gheddafi bombardano Misurata
In Libia, l’artiglieria del colonnello Gheddafi ha colpito la città di Misurata, provocando
la morte di almeno 7 insorti. Intanto sono entrati in azione, per la prima volta,
aerei militari italiani. I caccia – riferiscono diverse fonti – sono stati impegnati
nell’area di Misurata. “L’Italia in Libia – ribadisce il presidente Giorgio Napolitano
- non è impegnata in una guerra ma in un’operazione dell’Onu con contorni ben definiti”.
Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Tornado italiani,
dotati di armamenti di precisione per colpire ''bersagli selezionati'', hanno compiuto
la prima missione in Libia. In Italia, intanto, le mozioni presentate sull'intervento
in Libia saranno discusse nell'Aula di Montecitorio il prossimo 3 maggio. Il presidente
del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi, non ha dubbi sulla coesione della maggioranza,
nonostante la contrarietà della Lega ai raid di aerei in Libia. Ma il ministro dell'Interno,
Roberto Maroni, si è detto “sorpreso” dalle decisioni di Berlusconi e ha giudicato
"inevitabile" una verifica parlamentare su un argomento così importante. La richiesta
è giunta dall'opposizione, ma la Lega non si oppone. Il presidente della Repubblica,
Giorgio Napolitano, precisa che partecipando alle operazioni in Libia sulla
base della risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, “l'Italia
non conduce una guerra né per offendere la dignità di altri popoli, né per risolvere
controversie internazionali”. L'Italia – afferma - risponde a una richiesta delle
Nazioni Unite''. Mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico a Tripoli,
ricorda che i bombardamenti, seppur mirati, sconvolgono la vita della popolazione
locale. Il quotidiano statunitense New York Times ha riferito infine
che attacchi aerei, compiuti ieri pomeriggio dalla Nato a Misurata, hanno provocato
la morte, per errore, di almeno 12 ribelli.