Il magistero papale
e le Nazioni Unite considerano l'accesso all'acqua un diritto umano universale. Ma
secondo circa un milione e quattrocentomila italiani questo bene universale fondamentale
è oggi affidato in Italia alle logiche del mercato e del profitto. Sono nati così
i due quesiti contro la privatizzazione dell'acqua inseriti nel referendum del 12
e 13 giugno e ampiamenti sostenuti da molte realtà sociali cattoliche come il CVX
e le Acli. 'Nonostante le dichiarazioni dei rappresentati del Governo su possibili
interventi legislativi - spiega Luca Martinelli del Comitato Referendario - resta
in piedi la necessità di andare a votare per riprendersi il diritto alla partecipazione,
che come l'acqua è un bene comune'.