Sud Corea: i vescovi invitano i fedeli ad essere portatori di speranza
In occasione della Pasqua, tutti i vescovi ordinari delle diocesi coreane hanno pubblicato
un messaggio rivolto alla propria comunità diocesana in cui esortano i fedeli, rinati
da Gesù risorto, a rendere testimonianza alla verità che la giustizia e l'amore sono
l'ultima cosa a scomparire sebbene la morte, la guerra e la violenza prevalgono ancora
nel mondo. Secondo le informazioni inviate all’agenzia Fides dalla Conferenza episcopale
coreana, i vescovi hanno chiesto ai fedeli di vivere la loro vita quotidiana testimoniando
la nuova vita rinata in Gesù, e li hanno esortati ad impegnarsi maggiormente per costruire
la cultura della vita e vivere insieme agli emarginati nella luce piena di Gesù risorto.
Il cardinale Nicholas Cheong Jinsuk, arcivescovo di Seoul, ha sottolineato che la
Chiesa dovrebbe innanziutto mostrare al mondo che Gesù risorto è in mezzo a noi, adesso.
Per fare ciò, il fedele deve essere cambiato dalla potenza dello Spirito Santo. Inoltre
il cardinale ha messo in rilievo che la presenza della Chiesa è priva di significato
quando si prende cura solo dei propri interessi. Coloro che possono parlare di speranza
negli attuali momenti oscuri che stiamo vivendo, sono i fedeli, perché radicati nella
risurrezione di Gesù, ha messo in evidenza l’arcivescovo di Kwangju, Hyginus Kim Hee-joong,
che ha chiesto ai cattolici di testimoniare Cristo con la loro vita quotidiana, che
scaturisce dalla forza della fede nella risurrezione. Mons. Thaddeus Cho Hwan-kil,
arcivescovo di Daegu, ha detto che Gesù risorto ci insegna che cosa possiamo sperare,
anche quando vengono continuamente diffuse in questi giorni notizie penose. I fedeli,
testimoni della risurrezione, devono andare avanti sulla via della vita anziché vivere
come coloro che non sanno cosa è la speranza. (R.P.)