Le notizie che filtrano con difficoltà dalla Siria parlano di nuovi scontri avvenuti
nella notte, in particolare nella città di Deraa, a sud di Damasco, teatro nei giorni
scorsi di violente sparatorie da parte dell’esercito contro gli abitanti. Si calcola
che dall’inizio della rivolta i morti siano almeno 400. Sul fronte diplomatico, il
segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, ha parlato di "crescente inquietudine",
mentre il Consiglio di Sicurezza ha esaminato ieri il testo di una dichiarazione di
condanna proposta da Gran Bretagna, Francia, Germania e Portogallo. Perplessità di
Cina e Russia.
La Comunità internazionale dunque si prepara a rispondere al
regime siriano del presidente Basher el Assad con misure sanzionatorie mirate. A Stefano
Silvestri presidente dell’Istituto Affari Internazionali Stefano Leszczynski ha chiesto
come si possa leggere la posizione internazionale di fronte all’evoluzione della crisi
siriana: