Libia. Mons. Martinelli: "L'uso della forza non è la soluzione"
In Libia i capi e i rappresentanti di 61 tribu' hanno lanciato un appello perché Gheddafi
lasci il potere. Sul fronte militare però la situazione non si sblocca: proseguono
i bombardamenti dei lealisti contro la cittadina nord occidentale di Zintan e sul
porto di Misurata, principale via d’accesso per gli aiuti umanitari ai ribelli. Intanto
mentre l'Unione Africana ha chiesto di interrompere i raid Nato contro esponenti del
regime, un team delle Nazioni Unite è giunto Tripoli per verificare le accuse di violazioni
dei diritti umani a carico di Gheddafi.
La via della mediazione, e non quella
dei bombardamenti, può promuovere un’autentica pace in Libia. Diversi Paesi hanno
espresso la loro contrarietà ad operazioni militari nel territorio libico. E’ quanto
sottolinea mons. Giovanni Innocenzo Martinelli, vicario apostolico di Tripoli,
intervistato da Amedeo Lomonaco: