2011-04-27 11:46:53

Azione Cattolica e Scout mobilitati per la Beatificazione di Giovanni Paolo II


L'Azione Cattolica Italiana e l'Associazione scoutistica dell'Agesci hanno mobilitato i loro membri in vista della Beatificazione di Giovanni Paolo II il prossimo primo maggio. A Loreto, durante il suo ultimo viaggio pastorale, il 5 settembre 2004, Papa Wojtyla rivolse una forte esortazione all'Azione Cattolica: “Il Signore - disse - guidi il tuo cammino di rinnovamento!”. Da quell’evento memorabile, muovono i ricordi di Franco Miano, presidente dell’Azione Cattolica, che nell’intervista di Alessandro Gisotti, sottolinea l’importanza della Beatificazione del primo maggio per la più antica associazione laicale italiana: RealAudioMP3

R. - Per noi è importante che Papa Wojtyla ci accompagni e ci continui ad accompagnare. Noi abbiamo accolto la sua eredità, che può essere ampiamente sintetizzata dalle parole che ci aveva consegnato il 5 settembre del 2004, a Loreto. Una triplice consegna: contemplazione, comunione e missione. Tre parole fondamentali per la vita dell’associazione, in un incontro bellissimo, quello di Loreto, che fu l’ultimo grande regalo, tra i molteplici che ha fatto all’Azione Cattolica nei suoi anni di Pontificato. Nelle condizioni difficili di salute, veramente difficili che aveva, ci lasciò questa indicazione preziosa.

D. - Può dare nuovo slancio all’Azione Cattolica questa Beatificazione di Giovanni Paolo II?

R. - Sicuramente può dare nuovo slancio all’Azione Cattolica questa Beatificazione, perché quest’amore di Giovanni Paolo II per l’Azione Cattolica, che ha accompagnato tutti gli anni del suo Pontificato, è punteggiato di una serie di indicazioni bellissime che, con l’occasione, noi avremo ulteriore modo di riprendere. Sempre sono state patrimonio della vita dell’Associazione e oggi lo sono più che mai, a partire dalle indicazioni che ci furono date in un’udienza memorabile - il 30 dicembre del 1978 - fino a tutte le altre e a quell’ultima che citavo del grande incontro di Loreto: Giovanni Paolo II ci ha offerto tantissimi spunti che sono nel nostro cuore e che ora vogliamo riprendere e prima di tutto, partendo dalle sue consegne per camminare sulla strada della santità. Credo che sia questo il punto fondamentale. La prima volta, il Papa ci disse: “Culto della verità, ansia della santità e gioia dell’amicizia”. Tutto questo si ritrova in quel trinomio “contemplazione-comunione-missione”, che ci ha detto poi nell’ultimo grande incontro. (mg)

Inventore della Gmg, amato dai giovani, Papa Wojtyla è stato un compagno di viaggio per un’intera generazione di ragazzi, e in particolare per gli scout. E’ quanto sottolinea Alberto Fantuzzo, presidente dell’Agesci, intervistato da Alessandro Gisotti:RealAudioMP3

R. - Per gli scout è stato un grande compagno di viaggio. Il Papa era uno di noi e questo un po’ per tutti ed anche per noi scout. La sua semplicità, l’amore per la montagna, l’amore per la vita all’aperto, l’attenzione alle persone… Il suo accompagnamento, la capacità di pensare che ci sia sempre qualcosa da recuperare e da tirar fuori di positivo da ciascuno di noi: penso alla vicenda con il suo attentatore e quanto questo evochi, per chi è un educatore o per chi è in un percorso educativo… Questo in termini assoluti, ma credo anche particolari per ciascuno di noi scout.

D. - Giovanni Paolo II, un Papa che anche ad ottant’anni era giovane e si trovava a suo agio con i giovani…

R. - Sì, perché dei giovani aveva la capacità di guardare al futuro e guardare al futuro con speranza. Io credo che una cosa che ci ha insegnato sicuramente, che ha incarnato e che abbiamo portato a casa un po’ tutti sia proprio quella di guardare con fiducia al futuro e quindi mettere la speranza come fattore comune per il nostro impegno. (mg)







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