2011-04-26 19:56:37

Sì ad "azioni aeree mirate" italiane in Libia: la svolta del governo divide la politica


In Libia proseguono i combattimenti di terra intorno alla città di Misurata, mentre l’aviazione della coalizione internazionale continua a bombardare gli obiettivi sensibili controllati da Gheddafi. Intanto, da Washington il Presidente degli Stati Uniti Obama ha ordinato formalmente lo stanziamento urgente di 25 milioni di dollari in aiuti non militari destinati al Consiglio Nazionale di Transizione, ovvero l'organizzazione dei ribelli libici che sta combattendo contro il regime di Gheddafi. Il servizio di Amina Belkassem: RealAudioMP3


Bombardare è il naturale sviluppo della scelta compiuta dall’Italia a marzo. E’ così, che il presidente della Repubblica avalla la decisione del governo di dare il via ai raid aerei sulla Libia. Non potevamo restare indifferenti, ha detto Napolitano, di fronte alla sanguinaria reazione del Colonnello Gheddafi. Domani i ministri degli esteri e della difesa riferiranno alle Camere sulla scelta che però vede la contrarietà dell’Italia dei Valori, della Lega e di esponenti del Pdl.
Lo sviluppo dell’impegno italiano è costituzionalmente corretto? E’ fuori dalla risoluzione 1973 dell’Onu? Francesca Sabatinelli lo ha chiesto a Natalino Ronzitto, docente di diritto internazionale dell’Università Luiss-Guido Carli di Roma RealAudioMP3








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