2011-04-25 14:51:11

“Affondo”: è il titolo di un libro-denuncia sul dramma dell’immigrazione irregolare dall’Africa all’Europa


Quali sono le strategie dell’Italia, e dell’Europa in generale, nell’affrontare il fenomeno dell’immigrazione irregolare? Cosa fa l’Africa per i suoi figli? Le risposte a queste domande le fornisce la denuncia del giornalista africano Jean-Baptiste Sourou che nel suo libro “Affondo”, delle Edizioni San Paolo, racconta parte del suo vissuto a fianco degli immigrati. Francesca Sabatinelli lo ha intervistato:RealAudioMP3

R. - Ho scritto questo libro perché per lunghi anni si è parlato di questo tema e ho capito che c’è una grandissima ignoranza, una grandissima ipocrisia, in vari ambienti, in Italia, come in Europa. Nessuno sembra considerare queste persone per quello che sono e si fanno leggi che non rispettano la loro dignità, la loro storia. Parlo anche dei media nel mio libro; quando ci sono dei morti si fanno grandi titoli, dopodiché silenzio totale, nessuno ne parla più. Allora mi chiedo, come giornalista: questo è il nostro modo di informare su quello che sta accadendo?

D. – Nel tuo libro parli delle colpe dell’Italia e dell’Europa, ma parli anche di quelli che definisci i “silenzi dell’Africa” …

R. – Io dico: Africa, cosa fai per i tuoi figli? I dirigenti africani sanno che queste persone stanno morendo. Come africano, trovo scandaloso che fino ad oggi i dirigenti africani non si siano seduti in un summit dell’Unione africana o delle organizzazioni regionali per mettere in agenda il problema dell’immigrazione clandestina. Africa, svegliati! I tuoi figli diventano il pasto per i pesci del Mediterraneo e quando arrivano in Italia per loro è una delusione totale: ottenere lo status di rifugiato in Italia non è la fine dei problemi, anzi è l’inizio.

D. - Questo libro fa un po’ il punto su tutta la situazione del Mediterraneo. Questa mancanza di umanità, che tu denunci, è riscontrabile solo in Italia?

R. – No, non è una cosa soltanto italiana. Per rispondere a questi flussi gli Stati europei hanno istituito questa loro organizzazione che si chiama “Frontex” per respingere, per pattugliare nel Mediterraneo. Io dico: Europa, con tutti i mezzi che hai, questo non è il modo di fare. E’ per questo che dico agli Stati africani: No! Voi Stati africani, non dovete firmare questi accordi. Voi non potete fare i gendarmi per l’Europa; chiedete piuttosto una giusta cooperazione e usate giustamente i soldi che vi vengono dati per creare strutture nei vostri Paesi dove la gente possa realizzare i propri sogni. Io, come africano, non credo che gli africani sognino di venire a realizzarsi in Europa; no, la gente vorrebbe rimanere nel proprio posto. Dico: cessate di fare amicizia con i dittatori in Africa. Si sa che molti dei Paesi europei hanno accordi economici ben stretti… No, aiutiamo l’Africa e i suoi figli perché possano vivere e realizzarsi lì. (ma)







All the contents on this site are copyrighted ©.