2011-04-25 10:19:19

Il vescovo di Terni, Vincenzo Paglia: la Pasqua aiuti l'Italia ad essere più solidale


“Il Signore Risorto risvegli nei singoli, nelle famiglie e nelle comunità un desiderio ancor più grande di unità e di concordia”: è l’esortazione rivolta, ieri, da Benedetto XVI all’Italia negli auguri di Pasqua, prima della Benedizione “Urbi et Orbi”. Proprio sul bisogno di maggiore unità e solidarietà, si sofferma mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Narni-Amelia, intervistato da Paolo Ondarza:RealAudioMP3

R. – La Pasqua quest’anno trova un’Italia particolarmente bisognosa di Risurrezione. C’è un’Italia che sembra stretta tra la paura e la chiusura, che deve liberarsi da un clima che pare sempre più grigio e conflittuale, come se contrapporsi sia il modo di vivere rispetto invece ad un altro che è quello dell'avere speranza, di costruire insieme un Paese più solidale, più largo. Tante volte sembra come se fossimo legati con le bende come Lazzaro e sono le bende della xenofobia, del culto dell’interesse per se stessi, del culto del denaro. Io mi auguro che come avvenne per i due di Emmaus, che erano un po’ tristi, anche Gesù riprenda a camminare con tutti gli italiani e gli italiani si lascino aiutare a riscaldare il cuore, perché c'è il rischio di marcire al proprio interno. Abbiamo bisogno di luce, abbiamo tutti bisogno di una speranza nuova, gli anziani, le famiglie… C’è un’attesa e per questo io credo che la Pasqua attende anche degli annunciatori. Tutti noi credenti dobbiamo ripercorrere l’Italia in un nuovo impegno di evangelizzazione.

D. – Ma ci sono dei segni di risurrezione oggi in Italia?

R. - Grazie a Dio sì, ce ne sono e sono anche numerosi! Laddove c’è il dolore e ci sono cristiani che consolano e che aiutano, ecco lì comincia la risurrezione. In Italia questo c’è. Penso a tutte quelle comunità, a quei gruppi, quelle persone che hanno accolto gli immigrati che sono riusciti a superare il Mediterraneo e non sono morti lì: la risurrezione è cominciata. Laddove ci sono gli anziani che trovano amici, amiche, giovani che li vanno a trovare, lì la risurrezione è già iniziata. Ecco perché credo che i segni ci sono e questo permette all’Italia di guardare al domani con speranza.(bf)







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