2011-04-24 14:58:33

Il cardinale Bagnasco: no ai cristiani sonnolenti, bene la solidarietà con gli immigrati


“Il mondo sembra così distratto e indifferente da non sussultare di gioia, nonostante su di esso sia scesa la luce della Pasqua”: così il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Genova, ha parlato ai fedeli riuniti nella cattedrale del capoluogo ligure dedicata a San Lorenzo durante l’omelia della Messa di Pasqua. Riprendendo le parole pronunciate da Benedetto XVI mercoledì scorso in udienza generale, dove parlando del Triduo Pasquale ha sottolineato la sonnolenza dei discepoli, spiegandola come “insensibilità alla presenza di Dio” che rende l’anima dell’uomo insensibile al male, il porporato ha esortato l’assemblea: “Non vogliamo essere cristiani sonnolenti e stanchi, ma desideriamo gustare la gioia cristiana”. Al termine della celebrazione l’arcivescovo di Genova, facendo gli auguri alla comunità, ha spiegato cosa s’intende per gioia cristiana: una gioia che “non dipende dal successo delle cose o dalla vita facile, ma dipende dal sapere di non essere mai soli perché Gesù, il Figlio di Dio, è risorto per restare sempre con noi”. Il porporato ha poi proseguito invitando i fedeli ad “aprire il cuore alla fiducia, senza la quale nessun essere umano può vivere in concreto. La vita terrena di relazione, vita in rapporto al mondo e agli altri, è basata sulla fiducia che è la trama fondamentale della vita”. Infine, il Metropolita di Genova ha voluto commentare la generosità dei portuali che hanno accolto i migranti nordafricani nella Sala della Chiamata e oggi hanno affiancato i volontari nella distribuzione di pasti caldi: “Anche oggi persone che vengono da lontano, per diverse vie, hanno trovato anche nella nostra città un punto di accoglienza e di cordiale fraternità”. (A cura di Roberta Barbi)







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