Sabato Santo, giorno del silenzio e dell'attesa. Il Papa presiede la Veglia Pasquale,
la Notte in cui Cristo ha vinto la morte
Tutta la Chiesa oggi, Sabato Santo, giorno del silenzio, è in attesa: si appresta
a celebrare la solenne Veglia Pasquale, nella quale ci è annunciata la Risurrezione
di Cristo. Benedetto XVI presiederà la Veglia alle 21.00, nella Basilica Vaticana.
Ce ne parla Sergio Centofanti.
E’ la Notte
centrale di tutto l’Anno liturgico, la Notte Santa in cui Cristo ha vinto la morte.
La celebrazione ha inizio nell’atrio della Basilica di San Pietro con la benedizione
del fuoco e la preparazione del cero pasquale, donato dalla Comunità Neocatecumenale
di Roma. Il Papa amministra il Battesimo, la Cresima e la Prima Comunione a sei catecumeni,
provenienti da Svizzera, Albania, Russia, Perù, Singapore e Cina. Nella Messa Crismale
di giovedì scorso Benedetto XVI ha detto che in un certo senso “dovremmo sempre rimanere
catecumeni”, non credere mai di essere arrivati, imparare sempre di nuovo ad amare
Gesù e a ricercare il suo Volto. “Il conoscere Dio non si esaurisce mai”. Domani mattina,
alle 10.15, Il Papa celebra sul sagrato della Basilica Vaticana, la solenne celebrazione
della Messa del giorno nella Pasqua. Il rito si apre con il rito del Resurrexit, che
prevede l’apertura dell’immagine del Risorto. Si tratta della neo “Acheropita”, una
icona realizzata a partire dal prototipo medioevale, costituita dall’immagine dipinta
del Salvatore, seduto in trono, con due sportelli laterali. Quest’anno, per una felice
coincidenza, cattolici e ortodossi celebrano la Pasqua nello stesso giorno: per questo,
dopo la proclamazione del Vangelo, un coro ortodosso intona il canto degli Stichi
e degli Stichirà della liturgia bizantina. Alle 12.00, dalla Loggia centrale della
Basilica Vaticana, il Pontefice rivolge il Messaggio pasquale e prima di impartire
la Benedizione «Urbi et Orbi», pronuncia l’augurio di Pasqua in numerose lingue. Anche
quest’anno, com’è ormai consuetudine dal 1985, la decorazione floreale di Piazza San
Pietro per la Pasqua è offerta e curata da un gruppo di artisti olandesi, sotto la
guida del maestro compositore Charles van der Voort. I colori dominanti sono come
sempre il giallo e il bianco, che simboleggiano la luce e la gioia del messaggio pasquale,
oltre ad essere i colori della bandiera vaticana. Tantissimi i fiori: dalle rose ai
gigli e ai tulipani, e ancora narcisi, giacinti e un’ampia varietà di alberi e piante
da giardino. Questa Pasqua, inoltre, vede altre due felici coincidenze: proprio domani,
infatti, ricorrono il sesto anniversario dell’inizio del Ministero Petrino di Benedetto
XVI e l’anniversario del Battesimo di Sant’Agostino, santo particolarmente caro al
Papa, avvenuto per le mani di Sant’Ambrogio nella notte di Pasqua del 24 aprile 387.