2011-04-23 15:12:57

Cresce la protesta in Siria: nuove vittime. Si dimettono due deputati


Ancora morti in Siria: sembrano essere 7, oggi, i morti a Izraa e a Douma, dove la polizia ha aperto il fuoco sulla folla che stava partecipando ai funerali delle 112 vittime, uccise ieri dalle forze di sicurezza durante la repressione delle manifestazioni antigovernative. Per questo motivo, per la prima volta, due deputati hanno annunciato le loro dimissioni. Il servizio è di Roberta Barbi:RealAudioMP3

Sono morti almeno in 7, secondo quanto alcuni testimoni oculari hanno riferito alla tv al-Arabiya, uccisi dai cecchini appostati sui tetti di Izraa o dalla polizia che ha aperto il fuoco sulla folla a Douma, dove oggi si sono svolti i funerali delle vittime delle manifestazioni antigovernative di ieri, cui hanno partecipato migliaia di persone. Fonti giornalistiche riferiscono, inoltre, che in migliaia sono scesi in piazza in diverse città, chiedendo “il rovesciamento del regime” e cantando in onore dei caduti di quella che ieri è stata l’ennesima giornata di sangue. La triste conta delle vittime, tra le quali molti bambini, non lascia dubbi: l’intervento delle forze dell’ordine nel corso delle manifestazioni è stato sproporzionato. Immediata la condanna internazionale per l’atteggiamento delle autorità: Stati Uniti, Francia, Gran Bretagna e Unione Europea hanno condannato il vergognoso e atroce uso della forza sui dimostranti. Scende in campo con fermezza anche il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-moon, che ha condannato la repressione in atto, rinnovando la richiesta di un'indagine indipendente e trasparente sulle uccisioni dei manifestanti.








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