2011-04-23 14:59:24

A Gerusalemme è già Pasqua: celebrata la Madre di tutte le Veglie nella Basilica della Risurrezione


Oltre cento sacerdoti hanno concelebrato, stamani, nella Basilica della Risurrezione a Gerusalemme la Veglia di Pasqua, presieduta dal Patriarca Latino di Gerusalemme Fouad Twal. Una celebrazione di straordinaria intensità e significato, cuore di tutto l’Anno liturgico. Da Gerusalemme, il servizio di Stefania Sboarina:RealAudioMP3

La più significativa e importante liturgia di tutto l’anno, la Madre di tutte le Veglie, qui a Gerusalemme nella Basilica della Risurrezione, si celebra al mattino, a motivo dello status quo, il famoso regolamento che fissa le regole per le comunità cristiane presenti nella Basilica cuore della cristianità. Un’incongruenza temporale rispetto agli usi della Chiesa, questa celebrazione mattutina della Veglia di Pasqua, che costituisce però anche un felice primato per cui proprio la Chiesa di Gerusalemme è la prima a far risuonare il Preconio, l’antico inno che canta la vittoria del Signore sulla morte e sul peccato.

A concelebrare accanto al Patriarca Latino di Gerusalemme Fouad Twal che ha presieduto la Veglia, anche il cardinale emerito di Praga, Miloslav Vlk, il vescovo ausiliare emerito di Gerusalemme, Kamal Batish, e il vescovo emerito di Verona, il cappuccino Flavio Roberto Carraro, oltre a 120 sacerdoti.

“Fratelli carissimi - dice il patriarca Twal all’inizio della celebrazione - siamo radunati in questo luogo in cui il Signore nostro Gesù Cristo passò da morte a vita... Qui rivivremo insieme la Pasqua del Signore…”. La celebrazione, che segue la liturgia latina e insieme accoglie la ricca e antica tradizione liturgica di Gerusalemme, inizia alle porte della Basilica, davanti alla Pietra dell’unzione. E’ qui che si svolge la suggestiva liturgia del fuoco. Poi, proprio davanti all’edicola, l’accensione del cero pasquale, che avviene attingendo la luce dalle lampade che giorno e notte illuminano la Tomba vuota del Signore, per dire che da qui un giorno si è emanata la luce vera che illumina ogni uomo. Secondo il rito romano si sussegue la proclamazione in lingua latina di 7 letture dell’Antico Testamento, a ripercorrere tutta la storia della salvezza.

Dopo il canto del Gloria e l’Epistola Paolina, ecco la nuova alleanza, il compimento delle promesse: il Vangelo che, secondo un’antica tradizione di Gerusalemme deve essere solennemente proclamato dal vescovo davanti porta dell’edicola, annuncia l’evento accaduto in questo luogo, la buona notizia della Resurrezione. Un fremito di commozione coglie chi nel silenzio e con fede sente le parole: “Non è qui. E risorto...”. Pellegrini e fedeli di tutte le lingue, in questa mattina di vigilia di Pasqua, hanno già rivissuto quell’annuncio pasquale che è risuonato proprio in questo luogo. Qui dove oggi si innalza l’Anastasis, c’era il giardino che vide brillare la luce della Resurrezione.

Al termine della Veglia Pasquale dei cristiani cattolici, in un ampio respiro ecumenico, la Basilica si è andata via via affollando di pellegrini ortodossi che alle 12 hanno celebrato la famosa cerimonia del fuoco santo, lasciando fuori una città vecchia, traboccante di pellegrini cristiani ed ebrei (le cui Pasque quest’anno coincidono) e blindata per motivi logistici e di sicurezza. La Basilica della Resurrezione tornerà ad essere animata dalla liturgia dei latini soltanto a tarda sera. Alle 23.30 comincerà la solenne liturgia delle ore presieduta dal padre Custode di Terra Santa. Sarà un altro momento privilegiato: nella notte del Sabato Santo molti cristiani staranno celebrando la grande Veglia in comunione con loro e con tutta la Chiesa si pregherà anche qui nella più santa di tutte le basiliche. Ma intanto, in questa mattina del Sabato Santo, nella Basilica del Resurrezione è già Pasqua! (Da Gerusalemme per Radio Vaticana, Stefania Sboarina Franciscan Media Center – Custodia di Terra Santa)







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