Il vescovo di Mosul: “Sospese le celebrazioni pasquali per il coprifuoco”
Sarà una Pasqua segnata dalle misure speciali contro il rischio attentati quella che
si appresta a celebrare la comunità cristiana di Mosul, nel nord dell’Iraq. Tutti
i riti pasquali sono stati sospesi, infatti, a causa dell'entrata in vigore del coprifuoco
nella città, imposto dalle autorità. L’annuncio è stato dato dal vescovo caldeo di
Mosul, mons. Emil Shamoun Noona: “Lo sciopero e la manifestazione che si è tenuta
ieri in città contro il governo - spiega il prelato - ha indotto le autorità militari
che controllano la sicurezza a imporre il coprifuoco a Mosul. Questo ha bloccato di
fatto il programma di iniziative e celebrazioni organizzate in occasione delle festività
pasquali”. Mons. Noona ha auspicato che la situazione in possa cambiare presto, perché
"ad esempio, la Messa che si e' tenuta ieri nelle chiesa cittadina e' stata celebrata
di fretta, per il timore che sopraggiungesse l'orario del coprifuoco, e vi hanno partecipato
solo i fedeli che abitano vicino al luogo di culto, che possono ritornare a casa a
piedi". Il presule, comunque, ha voluto precisare che i cristiani non sono stati coinvolti
negli scontri avvenuti ieri in città e la comunità non ha ricevuto di recente minacce
particolari: “Le tensioni che si registrano in città sono per questioni amministrative
che non riguardano i cristiani”. (M.G.)