Vescovi del Brasile: aumentano i conflitti per acqua e terra
34 contadini uccisi nel 2010, con 1.186 conflitti per la terra, l’acqua o a causa
di schiavitù lavorativa. Una cifra in leggero aumento rispetto all’anno precedente,
con una crescita vertiginosa dei conflitti per la risorsa acqua (87). Sono i dati
che emergono dalla relazione annuale della Cpt, la Commissione pastorale per la terra
promossa dai vescovi brasiliani, presentata a Brasilia, nella sede della Conferenza
episcopale. 181 pagine che documentano tutti i conflitti del 2010 in Brasile, concentrati
maggiormente nelle regioni del Nord est del Paese (Maranhão, Parà e Tocantins). Prevalgono,
come sempre, i conflitti per la proprietà della terra, con 30 persone assassinate.
L’anno scorso sono stati anche registrati 204 casi di schiavitù lavorativa, in leggera
diminuzione rispetto all’anno precedente. Secondo padre Ladislau Biernaski, presidente
della Cpt, sulla questione della terra “non esiste pace perché la terra non è ancora
ben ripartita e la Riforma agraria brasiliana non ha ancora assolto il suo compito”.
(G.P.)