2011-04-20 14:12:30

Siria. Il patriarca greco-melchita di Antiochia plaude alla fine dello stato di emergenza


L’approvazione, ieri, da parte del nuovo governo siriano, della cancellazione della legge di emergenza in vigore dal 1963, è “un atto importante”. A dichiararlo all'agenzia Sir è Gregorio III Laham, patriarca di Antiochia dei greco-melkiti che giudica, altrettanto importante “l’annullamento del Tribunale speciale di sicurezza”. “Sono state adottate anche misure di riforma agricola” afferma il patriarca che denuncia come nel Paese vengano commessi “crimini contro civili, case e polizia compiuti da persone armate che con la Siria non hanno nulla a che fare”. In questo clima, aggiunge, sarà una Pasqua nel segno della “vicinanza, della solidarietà e del rispetto per le vittime e i feriti nelle manifestazioni di piazza. Abbiamo deciso, in segno di vicinanza e di rispetto per le vittime ed i feriti delle manifestazioni, di non organizzare processioni e riti all’esterno ma solo nelle chiese. Non per paura ma per rispetto. Pregheremo per la pace, la convivialità e l’unità nazionale”. Gregorio III annuncia anche la stesura di una lettera ai capi delle nazioni, Ue e Usa in testa, per dire loro di “non fomentare quanto sta accadendo in Siria ma di aiutare la costruzione della pace e della tolleranza. Chiediamo che l’Ue ci aiuti in questa opera e si prodighi con efficacia nel ricercare una soluzione giusta e duratura al conflitto tra Israele e Palestina. Senza la soluzione di questa guerra, infatti, non ci sarà pace per nessuno in Medio Oriente. L’Europa non ha coscienza di quanto avviene in questo lembo di terra anche perché ha perso la propria identità cristiana”. (R.P.)







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