2011-04-20 16:21:19

Libia: da Francia e Gran Bretagna ufficiali come supporto logistico agli insorti


La Libia ancora sotto i riflettori della comunità internazionale. Il ministro degli Esteri del governo di Gheddafi propone elezioni in cambio dello stop ai combattimenti. E dopo Londra anche Parigi invierà a Bengasi un “piccolo” contingente di ufficiali militari come supporto logistico agli insorti. Marco Guerra:RealAudioMP3

Se cessassero i bombardamenti aerei della Nato, in Libia sarebbe anche possibile che “dopo sei mesi" si vada alle urne "sotto la supervisione delle Nazioni Unite”. Così il ministro degli Esteri Libico, Abdelati al-Obeidi, secondo il quale il popolo potrebbe esprimersi anche sulla leadership di Gheddafi. Il regime alterna dunque aperture e fermezza. Poche ore prima il figlio di Gheddafi, Saif al-Islam, ha infatti ribadito la sua convinzione che la rivolta fallirà. Intanto dopo Roma il presidente del Consiglio di transizione li bico, Jalil, fa oggi tappa a Parigi, per rinsaldare i rapporti con i Paesi che hanno riconosciuto il governo degli insorti. Nel corso dei colloqui il governo francese ha espresso la sue disponibilità ad inviare un ''numero ridotto'' di ufficiali di collegamento. Ieri anche Londra aveva annunciato la spedizione di un contingente militare in Libia per aiutare gli insorti a migliorare la loro organizzazione logistica e le comunicazioni. Intanto sul terreno sembra perdurare l’impasse tra i due fronti. Gli insorti riferiscono anche oggi di combattimenti a Misurata e continuano a rivendicare il controllo della città. Fonti non confermate dei ribelli sostengono inoltre che le truppe di Gheddafi si stano ritirando dalla città di Brega.







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