Libia: Amnesty International lancia l’allarme sulla situazione a Misurata
L’associazione umanitaria Amnesty International lancia l’allarme sulla situazione
della città libica di Misurata, dove i suoi volontari si trovano dal 14 aprile e che
da giorni è sottoposta all’assedio e al fuoco continuo delle truppe fedeli al colonnello
Gheddafi. “Prendere ogni misura necessaria per istituire un effettivo corridoio umanitario
e sollecitare il governo locale che guida l’opposizione a rendere prioritaria l’evacuazione
dei feriti civili”, è quello che chiede a tutte le parti in conflitto, compresa la
Nato. Malcom Smart, il direttore per il Nord Africa e il Medio Oriente di Amnesty,
ha raccontato in questi termini all'agenzia Sir la situazione di cui è testimone:
bombardamenti senza interruzione, popolazione completamente isolata a causa del taglio
totale delle comunicazioni, riserve che scarseggiano e combattimenti che ostacolano
l’ingresso di cibo e medicinali come pure l’evacuazione in sicurezza dei feriti come
e dei lavoratori stranieri del porto. A questo proposito una nota positiva, riferisce,
è stata la decisione del governo britannico di finanziare un maggior numero di evacuazioni
via mare, ma l’incolumità di chi resta è messa a dura prova dall’utilizzo che le truppe
fedeli al governo fanno delle bombe a grappolo contro le aree civili. (R.B.)