Il vescovo copto di Luxor: Alto Egitto sempre trascurato dal potere centrale
Mons. Joannes Zakaria, vescovo dei copti cattolici di Luxor, in Egitto, sentito dall'agenzia
Fides, spiega le motivazioni dei disordini che si sono verificati nei giorni scorsi
a Qana, che rientra nella sua diocesi, in seguito alla nomina di un copto alla carica
di nuovo governatore della regione. “Il governatore uscente era anche lui copto e
ha fatto poco per migliorare le condizioni di vita della popolazione dell’Alto Egitto,
da sempre trascurato dal potere centrale – ha detto – questa elezione viene percepita
come una mera mossa propagandistica per dimostrare all’esterno che l’Egitto è aperto
alle minoranze. A questo si aggiungono le rivelazioni sulla corruzione del precedente
regime che hanno accresciuto il sentimento di rabbia di tutti, musulmani e cristiani”.
Sempre a proposito della situazione generale del Paese, il presule ha parlato di una
società “travolta dalla rivoluzione democratica, senza essere preparata a questo clima
di libertà che ha creato nuovi spazi per gli estremisti, molti dei quali sono tornati
in Egitto proprio grazie alla rivoluzione”. Il vescovo, quindi, nella sua omelia per
la Domenica delle Palme ha esortato i fedeli a non accettare provocazioni e ha invocato
la preghiera di tutti “per l’Egitto, la Libia, la Siria, lo Yemen e tutti gli altri
Paesi del Medio Oriente, affinché si trovi una politica di pace. Troppi Stati stanno
promuovendo solo i propri interessi, ignorando le vere esigenze delle popolazioni
dell’area”, ha concluso. (R.B.)