La Caritas con i carcerati di Rebibbia per la Via Crucis. 400 i partecipanti
Facendosi ultimo tra gli ultimi Gesù ha scelto di abbracciare ogni uomo e rivelargli
che la morte, anche quella spirituale, è stata vinta. Può essere sintetizzato così
il messaggio che ha animato la Via Crucis organizzata nei giorni scorsi dalla Caritas
di Roma per i detenuti del Carcere di Rebibbia. Oltre 400 i partecipanti. Ma cosa
rappresenta per i carcerati la contemplazione delle quattordici stazioni della Passione
di Cristo? Paolo Ondarza lo ha chiesto al cappellano di Rebibbia don Pier
Sandro Spriano