2011-04-17 16:36:08

Siria: Assad annuncia l'abrogazione della legge d'emergenza


La legge di emergenza in vigore da 48 anni in Siria sarà abolita, entro una settimana al massimo. Lo ha annunciato, ieri, il presidente siriano Assad inaugurando la prima riunione del nuovo governo a Damasco. Nuove leggi in vista per libertà di stampa e anticorruzione. Il servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3

Sulla scia di molti altri Paesi del mondo arabo, anche la Siria apre ad importanti concessioni democratiche a seguito delle grandi manifestazioni che, nelle ultime settimane, hanno scosso le piazze del Paese, nonostante la violenta repressione degli apparati della sicurezza. Ieri, il presidente Assad, in un discorso in diretta Tv in occasione del giuramento del nuovo esecutivo, ha spiegato che “la commissione giuridica” incaricata di rivedere la legge d'emergenza ha elaborato una serie di proposte che saranno sottoposte all’approvazione del “governo entro una settimana al massimo''. La legge di emergenza in vigore in Siria dal 1963 prevede la soppressione del diritto di manifestare pubblicamente, rigidi controlli sulla stampa, e l’arresto per il semplice sospetto di minaccia per la sicurezza. Le nuove leggi ''anti-terrorismo'' non saranno affatto indulgenti con i ''sabotatori'', ha ammonito Assad, ma l’abolizione dello stato d’emergenza rappresenta una significativa vittoria per i manifestanti, che l'avevano posta in cima alle loro richieste di riforme. Tra gli obiettivi dichiarati del nuovo esecutivo, ci sarà anche quello di combattere la disoccupazione, che, ha detto Assad, rimane uno dei maggiori problemi del Paese. Eppure, la “collera” della piazza sembra ancora lontana dal placarsi, poche ore prima del discorso del capo dello Stato, migliaia di persone sono scese in strada a Daraa e a Banias scandendo slogan per la democrazia. Sit-in a Douma, per chiedere la liberazione delle persone arrestate nelle manifestazioni di venerdì scorso.







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